Paolo Trionfini. Il cordoglio del mondo accademico e culturale
Domenica 27 la preghiera e lunedì 28 aprile alle ore 11 la celebrazione esequiale in Duomo a Mirandola
Paolo Trionfini – ph Notizie
Mentre si moltiplicano i messaggi di cordoglio per la morte del professor Paolo Trionfini, provenienti dalle numerose istituzioni che l0 hanno visto protagonista di importanti collaborazioni negli studi storici soprattutto a riguardo del cattolicesimo italiano, l’Azione Cattolica diocesana di Carpi, insieme alla comunità parrocchiale di Mirandola, invitano ad una veglia di preghiera domenica 27 aprile alle ore 19.30 nel Duomo di Mirandola. La celebrazione eucaristica esequiale si terrà lunedì 28 aprile alle ore 11 sempre nel Duomo di Mirandola.
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L’Università di Parma, che lo annoverava tra i suoi docenti, attraverso il Rettore Paolo Martelli così ha ricordato il prof. Trionfini: “Ci ha lasciati un collega di grande levatura uno studioso rigoroso e appassionato e un uomo di profonda sensibilità. Nelle sue ricerche e nel suo lavoro ha approfondito in particolare il rapporto tra politica e religione nel Novecento e ha saputo raccontare con grande competenza la storia del cattolicesimo italiano. Nel dolore ci stringiamo alla famiglia e alle persone a lui vicine in un forte abbraccio”.
È con profondo dolore che il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena piange la morte del professor Paolo Trionfini, uno dei più importanti studiosi del cattolicesimo italiano contemporaneo, ma soprattutto un amico carissimo del nostro Centro, al quale ha dedicato energie, passione e competenza per molti anni come membro del direttivo. Il professor Trionfini ha saputo coniugare il rigore della ricerca storica con un autentico impegno nella vita sociale e culturale delle comunità in cui ha operato. Oltre alla sua brillante carriera accademica come Professore di Storia contemporanea presso l’Università di Parma, Trionfini ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo: membro dell’assemblea della Fondazione Gorrieri per gli studi sociali, vicepresidente nazionale del Settore Adulti dell’Azione cattolica italiana dal 2008 al 2014 e, per molti anni, presidente dell’Azione cattolica di Carpi. Di particolare importanza il suo ruolo come direttore dell’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI, dove ha contribuito in modo determinante alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del movimento cattolico italiano.
Il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari ricorda con gratitudine il prezioso contributo di Paolo Trionfini alle attività e alle pubblicazioni del Centro, in particolare la cura del volume “La politica fa parte anche del nostro amore. Lettere a Lina Filbier (1918-1933)” un’opera fondamentale che ha raccolto il carteggio inedito tra Ferrari e la moglie Lina, mettendo in luce l’intreccio tra dimensione privata e impegno pubblico di uno dei più significativi esponenti dell’antifascismo cattolico. Questo lavoro, pubblicato nel 2016 da Fondazione FUCI – Studium, ha permesso di riscoprire e valorizzare il pensiero e la figura di Ferrari anche attraverso il progetto “Solo io posso farlo”, che ha coinvolto giovani, politici e amministratori.
Ugualmente importante è stata la cura di “(Quasi) un’autobiografia. L’ultima intervista di Ermanno Gorrieri” della collana “I Quaderni del Ferrari”. Quest’ultima opera raccoglie la testimonianza di Ermanno Gorrieri, figura di spicco del cattolicesimo democratico italiano, partigiano, sindacalista, parlamentare ed ex ministro del Lavoro, considerato uno dei padri nobili della Democrazia Cristiana e fondatore della Fondazione che porta il suo nome. Queste pubblicazioni hanno arricchito notevolmente il patrimonio culturale della nostra istituzione. Con Paolo Trionfini perdiamo non solo un grande studioso ma un amico sincero, un punto di riferimento per tutti noi del Centro Ferrari.
“Nel dolore del distacco, la Fondazione don Primo Mazzolari si stringe con affetto alla sua famiglia, agli amici e ai colleghi dell’Università di Parma dove insegnava”. Trionfini era membro del Comitato scientifico della Fondazione bozzolese ed è stato uno dei più importanti studiosi del cattolicesimo italiano contemporaneo e profondo conoscitore della figura di don Primo Mazzolari. Ha curato l’edizione critica di alcuni volumi di Mazzolari (“Tu non uccidere”, “I preti sanno morire”, “Viaggio in Sicilia”) nonché il volume “Discorsi” e “«Dov’è il Padre?».