Lions Club alla scoperta della Valle dei Templi di Agrigento
Alla recente serata intermeeting dei Lions Club Mirandola e Finale Emilia, si è parlato dei tesori archeologici e paesaggistici della Valle dei Templi di Agrigento, relatrice la dottoressa Maria Concetta Parello, funzionaria archeologa
Da sinistra Gian Paolo Palazzi, Maria Concetta Parello, Nadia Poletti
Nell’intermeeting dei Lions Club Mirandola e Finale Emilia i numerosi soci e ospiti presenti, fra i quali anche Marina Marchi, vicesindaco di Mirandola, hanno potuto godere di una serata dedicata all’approfondimento culturale di una splendida realtà archeologica e paesaggistica della nostra penisola: la Valle dei Templi di Agrigento. A illustrare questo autentico (e unico) gioiello è stata invitata Maria Concetta Parello, funzionaria archeologa che da oltre un decennio lavora nel Parco della Valle dei Templi. Difficile per chi non è addentro alla materia, o si avvicina ad essa molto sporadicamente solo nelle vesti di turista, immaginare che oltre il confine dei grandiosi templi costruiti circa duemilacinquecento anni fa e tuttora in grado di suscitare stupore e meraviglia in chi visita Agrigento, si nascondano le rovine, ancora in buona parte da scavare e scoprire, di Akragas (nome antico di Agrigento), fondata da coloni greci e destinata a diventare una delle città più importanti della Magna Grecia. La Valle dei Templi, quindi, non comprende solo i famosi e imponenti edifici per i quali la città è nota al mondo intero, ma si estende su una vastissima area di 1300 ettari, comprendente anche ciò che resta di Akragas (che ne occupa poco meno della metà) e ora ricoperta da una stupenda macchia mediterranea di mandorli e ulivi. Nadia Poletti, presidente del Lions Club Mirandola, la definisce il suo “luogo del cuore”, mentre Gian Paolo Palazzi, presidente del Lions Club Finale, si augura che tutti vadano in Sicilia e possano visitare questo luogo incantevole. La dottoressa Parello ha illustrato le attività in cui è, o è stata coinvolta negli ultimi anni. In particolare ha parlato della sua interessante campagna di scavi nell’area del santuario del periodo ellenistico-romano (risalente a circa 1500 anni fa) di recentissima scoperta, a nord della collina dei Templi, in cui sono affiorati tanti oggetti della quotidianità antica, perfettamente conservati, che ci fanno comprendere come gli abitanti di quell’epoca vivessero. La dottoressa Parello ha insistito sul fatto che la Valle dei Templi è tutelata per la sua conservazione da una legge varata dopo la rovinosa frana del 1966, verificatasi in una zona della città fino a quel momento oggetto di urbanizzazione selvaggia. Non ci furono vittime, ma essa costò la perdita di una parte non trascurabile del patrimonio archeologico. Con la successiva istituzione dell’ente Parco, gli interventi dello stato furono decisivi e molto attenti alla salvaguardia di ciò che resta, per cui si può oggi concludere che eventi di quel genere non potranno più ripetersi. Innumerevoli sono le attività culturali ad ampio raggio in cui la dottoressa Parello è impegnata e che si svolgono tutte all’interno del parco, dall’insegnamento alla sensibilità per l’archeologia rivolto agli studenti, all’allestimento di mostre nazionali e internazionali riguardanti l’arte ellenistica e romana. Da ultimo ha sottolineato, con orgoglio (tutto siciliano), che la splendida collezione di vasi antichi di Agrigento, venduta intorno al 1830 al principe Ludwig di Baviera (che ne era un grande estimatore) e poi rimasta in Germania, è ora tornata (temporaneamente) nella sua città di origine ed è quivi in mostra fino al prossimo ottobre. Tutto ciò a significare che l’arte getta ponti fra i popoli offrendo concordia e non costruisce muri creando divisioni.
A riprova del “calibro” della relatrice, la dottoressa Marchi, vicesindaco, ha chiuso la serata annunciando che la dottoressa Parello sarà tra gli ospiti invitati al Memoria Festival in svolgimento a Mirandola nei prossimi 6-7 e 8 giugno. Sarà l’occasione per ascoltare il seguito del suo interessante racconto. I.P.