Seconda assemblea sinodale, esperienze e riflessioni dei delegati della Diocesi
Dal 31 marzo al 3 aprile scorsi, a Roma, si è tenuta la seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, a cui hanno partecipato tre delegati della Diocesi di Carpi, Laura Lamma, Simone Ghelfi e don Luca Baraldi.
Dal 31 marzo al 3 aprile scorsi, a Roma, si è tenuta la seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, a cui hanno partecipato tre delegati della Diocesi di Carpi, Laura Lamma, Simone Ghelfi e don Luca Baraldi. In aula Paolo VI, tra parole e silenzi, è emersa una Chiesa che si confronta senza paura e sceglie di rallentare per fedeltà allo Spirito. Nessuna ribellione, ma un cammino comune che cresce nella fatica e nella speranza. Come ha dichiarato Ghelfi al Sir, “il pellegrinaggio dei pellegrini di speranza si è compiuto proprio nel momento dell’ascolto reciproco, e non solo nei gesti ufficiali”.
Pubblichiamo di seguito i contributi di Laura Lamma e di don Luca Baraldi sui gruppi di lavoro a cui hanno partecipato.
Organismi di partecipazione e ruolo delle donne
di Laura Lamma
Tanto si è scritto sulla stampa nazionale della seconda Assemblea Sinodale a Roma. Assemblea che avrebbe dovuto concludere con l’ultima fase, Profetica, il cammino sinodale delle Chiese in Italia iniziato nel 2021, ma che invece ha deciso in modo unanime dei partecipanti, di fissare un nuovo appuntamento per il 25 ottobre 2025 in cui votare un documento finale che accolga gli emendamenti, priorità e contributi emersi nei gruppi di lavoro svolti nei giorni in Assemblea.
Obiezione di coscienza per la pace e condivisione senza paternalismi
di don Luca Baraldi
Il gruppo di una trentina di delegati (laici, preti, vescovi ed un cardinale) con il quale ho lavorato sul documento delle proposizioni, ha anzitutto individuato quelle che parevano essere le tematiche principali da segnalare alla segreteria come più interessanti, e poi quelle più critiche sulle quali concentrare il lavoro di correzione ed emendazione. L’area di attenzione pastorale che maggiormente ha suscitato interesse fra i membri del gruppo è stata quella dei giovani, insieme a quelle dello stile di accoglienza di tutti nel vissuto ecclesiale e dell’attenzione per la pace e lo sviluppo integrale e sostenibile.