16 aprile, Santa Bernardetta Soubirous
Umile testimone dell’Immacolata Concezione
Da tutti conosciuta come Bernadette, nacque a Lourdes nel 1844 da famiglia poverissima che non le poté garantire alcuna formazione scolastica. L’11 febbraio 1858 era a fare legna assieme alla sorella e un’amica. Era ora di ritornare a casa e Bernadette indugia, mentre le compagne si incamminano per il ritorno; la Nostra resta indietro e vede nell’incavo buio della roccia, all’interno di una grotta, un fascio luminoso al cui interno si distingueva una giovane donna vestita di bianco. Le apparizioni si ripetono nei giorni e nei mesi seguenti. In tutto saranno diciotto distribuite nell’arco di tempo che va dall’11 febbraio al 16 luglio 1858. All’evento assiste un numero crescente di persone. Interrogata su chi vedesse, Bernadette inizialmente rispondeva Aqueirò, “quella cosa”, solo nell’apparizione del 25 marzo la Signora le rivela di essere l’Im-macolata Concezione. La ragazza intanto viene interrogata e sottoposta a controlli, da parte delle autorità religiose, civili o di semplici curiosi. Il giorno in cui, nel 1865, finalmente entra nell’Istituto delle suore di Nevers (la Congregazione aveva un piccolo ospizio nel paese di Bernadette) è per lei una liberazione dalle pressioni che il mondo esterno le faceva. Ma anche la vita del convento non è priva di scogli. Si aggravano le sue condizioni di salute, le vengono affidati solo umili incarichi. Bernadette, tuttavia, ricerca energicamente la santità ponendo grande attenzione al rispetto della regola e sviluppando una tenera devozione al Crocifisso. Muore il 16 aprile 1879. Di lei disse Pio XII: La Vergine Maria «viene a Bernadette, ne fa la sua confidente, la collaboratrice, lo strumento della sua materna tenerezza e della misericordiosa onnipotenza di suo Figlio».