“La violenza non appartiene al Meucci”: gli studenti difendono la scuola
"Chi osserva dall’esterno deve sapere che il nostro istituto è molto più di ciò che le critiche vogliono dipingere"
Assunta Abbate con Renato Bocchino e Marco Loschi, rappresentanti d’istituto del Meucci
“La violenza non appartiene alla nostra scuola, né come gesto né come pensiero. Ogni giorno, studenti, docenti e personale scolastico collaborano per creare un contesto in cui il rispetto reciproco sia al centro di ogni relazione”. Assunta Abbate, Renato Bocchino e Marco Loschi, rappresentanti d’istituto del Meucci, intervengono per difendere il loro istituto dopo le recenti aggressioni che hanno visto coinvolti ragazze e ragazzi dello stesso.
“Negli ultimi giorni, la nostra scuola è stata oggetto di critiche e accuse ingiuste, che dipingono una realtà distante da quella che viviamo ogni giorno. Si parla di indifferenza, di menefreghismo, di una comunità scolastica che non si prende cura dei propri studenti. Noi rappresentanti d’istituto sentiamo il dovere di smentire con forza queste affermazioni e di raccontare la verità. Di fronte ai recenti eventi che hanno coinvolto il nostro istituto, riteniamo fondamentale ribadire con fermezza il nostro totale rifiuto verso ogni forma di violenza e indifferenza. Questi atteggiamenti sono lontani dai valori che la nostra scuola promuove e rappresenta. La nostra scuola è uno spazio di crescita, confronto e formazione, dove ogni giorno si lavora per costruire un ambiente sicuro, accogliente e stimolante per tutti. È una comunità complessa, fatta di persone che si impegnano con dedizione e responsabilità per garantire a noi giovani un percorso educativo e formativo di valore.
L’impegno della nostra scuola va ben oltre la semplice trasmissione di conoscenze. È un lavoro costante, spesso silenzioso, volto a educare al dialogo, alla comprensione e alla gestione pacifica dei conflitti. Ogni difficoltà viene affrontata con serietà e senso di responsabilità, con l’obiettivo di tutelare il benessere e la serenità di tutti.
Chi osserva dall’esterno deve sapere che la nostra scuola è molto più di ciò che le critiche vogliono dipingere. Ogni giorno, docenti che credono nella missione educativa si impegnano non solo a trasmettere conoscenze, ma a essere un sostegno per gli studenti.
Non possiamo accettare che il lavoro di un’intera comunità venga sminuito o ignorato. Ogni azione, ogni progetto, ogni iniziativa che prende vita all’interno della scuola nasce dal desiderio di offrire ai giovani non solo un’istruzione, ma anche un esempio concreto di ciò che significa vivere in una società basata sul rispetto, sulla solidarietà e sulla legalità.
Come rappresentanti d’istituto, vogliamo sottolineare con forza che il nostro istituto non è indifferente. La nostra scuola è una realtà viva, impegnata e determinata a garantire che ogni studente possa vivere un’esperienza formativa significativa e positiva. Di fronte a qualsiasi difficoltà, rispondiamo con azioni concrete, con l’ascolto e con l’impegno a migliorare sempre di più.
Questi principi non sono solo ideali, ma una realtà quotidiana. È il lavoro di squadra tra studenti, docenti e tutto il personale scolastico che rende possibile la costruzione di un ambiente in cui ciascuno si senta accolto, rispettato e valorizzato.
Gli episodi accaduti ci ricordano quanto sia importante continuare a investire nell’educazione ai valori del rispetto, della legalità e della solidarietà. Non possiamo tollerare comportamenti che minano la serenità e la sicurezza della nostra scuola, e ribadiamo il nostro impegno nel favorire un confronto costruttivo e inclusivo.
La nostra comunità scolastica non si definisce attraverso le difficoltà, ma attraverso il modo in cui le affronta: con determinazione, unità e il desiderio di crescere e migliorarsi ogni giorno. Continueremo a impegnarci affinché la scuola rimanga un luogo di crescita, sicurezza e speranza per tutti.
La nostra scuola non è perfetta, ma è viva. Ed è questa vitalità che continueremo a difendere, ogni giorno”.