Stefania Battistini riceve il premio “Odoardo Focherini” per la libertà di stampa
"Ha raccontato, attraverso i suoi reportage, l’orrore della guerra in Ucraina senza lasciarsi fermare o intimorire"
Da sinistra mons. Erio Castellucci, Riccardo Righi, Manuela Ghizzoni, Paola Focherini, Stefania Battistini, Francesco Manicardi
Nel corso del convegno “Libertà di stampa e democrazia. Testimoni di ieri e di oggi” che si è tenuto al Campo di Fossoli, venerdì 11 aprile, è stato consegnato alla giornalista e inviata RAI, Stefania Battistini, il Premio “Odoardo Focherini” per la libertà di stampa, istituito su proposta dell’Associazione Stampa Modenese, della Fondazione Fossoli e della Diocesi di Carpi con il sostegno del quotidiano Avvenire, di UCSI Emilia-Romagna, FISC Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Carpi e con il consenso della Famiglia Focherini. La targa del premio, alla sua prima edizione, è stata consegnata dalla figlia di Odoardo Focherini, Paola, dopo la lettura delle motivazioni da parte di Francesco Manicardi, giornalista e nipote di Focherini, e di Pierpaolo Pedriali dell’associazione Stampa Modenese. Questo il testo integrale della motivazione:
Odoardo Focherini, di professione assicuratore, fu giornalista e Consigliere mandatario (Direttore Amministrativo) del quotidiano L’Avvenire d’Italia. Per il coraggio delle sue scelte, coerente fi no al martirio avvenuto nel campo di concentramento di Hersbruck nel dicembre 1944, è stato insignito delle onorificenze di Giusto tra le Nazioni (1969), Medaglia d’oro al Merito Civile (2007) e proclamato Beato dalla Chiesa Cattolica (2013). Egli difese la libertà di stampa con diversi modi e stratagemmi per resistere alle reprimende o alle lusinghe del regime perché rendesse la linea del giornale più consona all’ideale fascista. Ne sono testimonianza le numerose lettere clandestine dal carcere e dai lager per esortare i collaboratori a sostenere il giornale, provvedere alla sua diffusione e ripresa anche dopo il bombardamento della sede bolognese nel gennaio 1944. Nel corso di una commemorazione pubblica presso la sede del giornale nel gennaio 1942 Focherini ebbe a pronunciare queste parole: “Libertà e ragione sono termini che si integrano, a patto però di leggere bene il significato di ‘ragione’ e, cioè, quel bene che consente all’uomo di distinguere il vero dal falso determinando, di conseguenza, una scelta, quella della libertà. […] Il problema interessa anche un popolo che non può essere soggetto ad alcuna tirannia”.
MOTIVAZIONE
Ispirato a questi ideali di libertà e di pace il Premio “Odoardo Focherini” per la libertà di stampa 2025 viene assegnato alla giornalista Stefania Battistini
“A Stefania Battistini per aver raccontato, attraverso i suoi reportage, l’orrore della guerra in Ucraina senza lasciarsi fermare o intimorire nemmeno quando contro di lei, e il collega operatore Simone Traini, la Russia ha emesso un mandato di cattura. Divenuta per questo oggetto di minaccia ed esposta come bersaglio all’odio che troppo spesso si scaglia contro i giornalisti”. Con questa motivazione, oggi pomeriggio al Campo di Fossoli, il premio ‘Odoardo Focherini’ per la libertà di stampa 2025 è stato assegnato alla giornalista Stefania Battistini, inviata Rai nelle zone di guerra e di crisi internazionali. La consegna è avvenuta nell’ambito dell’incontro “Libertà di stampa e democrazia”. “Prima cronista internazionale a seguire il contingente ucraino nell’avanzata nel Kursk in territorio russo, Stefania Battistini ha saputo dare di quegli avvenimenti una testimonianza oggettiva basata sui fatti documentati in prima persona. Perché l’esigenza di una libera informazione non può avere confi ni o essere oggetto di ordini di arresto. Inviata speciale per la Rai, con i suoi servizi ha fornito servizio pubblico portando idealmente il telespettatore italiano in prima linea nel confl itto. Attraverso un racconto del reale fatto di testimonianze dirette, rumori e anche silenzi, ha saputo trasmettere la crudeltà e la ferocia di una normalità quotidiana sconvolta dalla guerra. Un lavoro giornalistico che l’ha portata a condividere con i soldati l’attesa degli attacchi nei bunker e a documentare in prima persona le violenze atroci commesse sulla popolazione civile. E’ per questo che riteniamo che con il suo impegno professionale, a costo di non pochi sacrifici personali, Stefania Battistini si sia adoperata per la difesa e la tutela della libertà di stampa e di informazione e dunque meritevole di questo riconoscimento, intitolato alla memoria di Odoardo Focherini, quest’anno alla sua prima edizione”.