Ricordando Vittorino David nel 5° anniversario della morte
Nell’ambito della rassegna “Mirandola ricorda”, venerdì 4 aprile si fa memoria di Vittorino David nel quinto anniversario della morte. L’iniziativa è promossa da Amici della Consulta Aps e Comitato Sala Trionfini
L’Associazione Amici della Consulta APS e il Comitato Sala Trionfini organizzano, in accordo con la famiglia David, “Mirandola ricorda Vittorino David in occasione del 5° anniversario della morte”.
Venerdì 4 aprile, alle ore 18.30, sarà celebrata la Santa Messa di suffragio nel Duomo di Mirandola. A seguire, alle ore 20.45, presso la Sala Trionfini in Piazza Celso Ceretti 9 sempre a Mirandola, si terrà il ricordo del dottor David “Da Caorle a Mirandola passando per… Crotone, Roma… e San Donato Milanese” con interventi e testimonianze di amici, familiari e mirandolesi che con lui hanno vissuto esperienze significative: Giancarlo Gusso – Caorle; Andrea Checchi e Giorgio Corradini – San Donato Milanese; don Fabio Barbieri, Alberto Belluzzi, Sergio Gambuzzi, Anna Greco, Marco Paolini – Mirandola.
L’iniziativa si colloca nell’ambito della rassegna “Mirandola ricorda”, in memoria di personalità che si sono distinte per la loro opera a favore della promozione umana, sociale, economica, educativa e culturale della cittadinanza e del territorio,
Note biografiche
Vittorino Pio David, nasce a Santo Stino di Livenza il 10 settembre 1934 da Maria Scalco ed Espedito David, quarto di sette figli. Cresciuto a Caorle (Venezia), conseguì la Maturità classica al Liceo Marconi di Portogruaro. Si iscrisse alla Facoltà di Scienze Naturali e Matematiche dell’Università di Padova e si laureò in Geologia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1961. Venne assunto all’ENI diretta da Enrico Mattei. Lavorò in Calabria e poi a Roma nei primi anni ‘60. Visse con la moglie e i quattro figli a San Donato Milanese dove ancora molti lo ricordano, per la serietà professionale e per l’impegno in vari ambiti della vita sociale. In parrocchia visse intensamente il fermento del Concilio facendo tanti incontri significativi, tra cui ricordiamo l’amicizia con mons. Loris Francesco Capovilla e don Gino Rigoldi. In politica non si sottrasse dal prendere incarichi di responsabilità, impegnandosi in prima persona negli anni bui alla fine degli anni ‘70, funestati da tanti attentati nella Milano di allora. Fu segretario della Democrazia Cristiana portando sempre innanzi a ogni cosa il rispetto delle persone e il bene comune. Promosse la fondazione nel 1975 della cooperativa di genitori per la gestione economica della Scuola Elementare “Maria Ausiliatrice” di Metanopoli di cui fu presidente fino a metà degli anni ‘90. Dal 1981 si trasferì con la famiglia a Mirandola per ricoprire l’incarico di vice presidente della Bellco, azienda fondata dal dottor Mario Veronesi, che produceva e produce tuttora apparecchiature per emodialisi. Anche a Mirandola si inserì per il suo carattere affabile nella vita sociale e politica, partecipando attivamente da “cittadino del mondo” come amava definirsi. Venne eletto per due mandati consigliere comunale, dal 1985 al 1995. Promosse iniziative e progetti di interesse comunale e provinciale. Si inserì nel Lions Club di Mirandola dove fu apprezzato come socio per le sue doti umane e professionali. Nel 1990 fu colpito da ictus cerebrale, che lo segnò duramente nel fisico ma non nello spirito. Nella sua nuova condizione continuò ad essere sereno nonostante la fatica delle limitazioni che deviarono il cammino suo e della sua inseparabile sposa Gianna. Accettò serenamente questa sua seconda vita, come diceva a volte, senza smettere di avere uno sguardo sul futuro. Continuò a suggerire alle amministrazioni di Caorle e di Mirandola progetti legati alla sua passione per la natura e per la terra: la protezione del litorale della Marina e la creazione di una stazione termale a Caorle, la produzione di gas da biomasse e lo sfruttamento di campi geotermici a Mirandola, per citare alcune delle sue visioni degli anni ‘90 che oggi sono in parte realtà. Muore a Mirandola il 4 aprile 2020. E’ stato sepolto nella tomba di famiglia a Caorle, nella terra di laguna dove si mescolano le dolci acque delle Dolomiti che ha tanto amato, con quelle salate del suo mare Adriatico.