Giornata dei cresimandi, appuntamento il 29 marzo e il 3 aprile
Sabato 29 marzo in videocollegamento incontro del vescovo Erio Castellucci con i ragazzi. Giovedì 3 aprile previsto l’incontro di monsignor Castellucci con i genitori
di Virginia Panzani
Anche quest’anno la Giornata diocesana dei cresimandi, organizzata dagli Uffici catechistici diocesani di Modena-Nonantola e di Carpi, si svilupperà in due appuntamenti sul tema conduttore del Giubileo della speranza. Sabato 29 marzo, dalle 16 alle 17, in videocollegamento, si terrà l’incontro del vescovo Erio Castellucci con i ragazzi. Come nelle precedenti edizioni, spiega Simone Ghelfi, direttore dell’Ufficio catechistico di Carpi, “l’invito è quello di riunirsi tra parrocchie vicine, zone e unità pastorali, per valorizzare la conoscenza reciproca dei ragazzi e per proporre giochi e attività che facciano da apripista all’incontro online con il Vescovo. I gruppi possono inviare, agli indirizzi mail dei due Uffici catechistici, disegni, commenti, riflessioni sul tema, che don Erio vedrà e serviranno da spunti per la riflessione insieme”. Alla base della Giornata dei cresimandi, sottolinea Ghelfi, “c’è da sempre l’intento di offrire ai ragazzi la possibilità di fare un’esperienza di Chiesa che, superando i confini della propria parrocchia, abbracci tutta la Diocesi. Una Chiesa locale che trova nella figura del Vescovo il segno di unità e la guida che orienta il cammino, da qui l’incontro con lui, tenendo conto che per molti dei cresimandi la Giornata è la prima occasione, nella loro vita, per ascoltarlo, anche se solo on line”.
Giovedì 3 aprile, alle 20.45, sempre in videoconferenza, è previsto l’incontro di monsignor Castellucci con i genitori. Sarà loro proposta, in particolare, una catechesi attraverso l’arte e una riflessione del Vescovo, per poi dare spazio al dialogo con don Erio. “Specularmente, la medesima prospettiva vale per i genitori, invitati ad incontrare il Vescovo, in condivisione con padri e madri di tutta la Diocesi – sottolinea Ghelfi -. Momento di riflessione e di preghiera, non solo per renderli partecipi di questa importante tappa nella vita di fede dei loro figli, ma anche come opportunità per rivolgere una speciale attenzione pastorale a loro in quanto adulti. Anche per i genitori sarebbe bello che seguissero insieme l’incontro nelle parrocchie”.