“Il corpo racconta. I cambiamenti nella pubertà”: percorso per mamme e figlie
Si intitola “Il corpo racconta. I cambiamenti femminili nella pubertà” il percorso per mamme e figlie - in età dalla quarta/quinta elementare alla prima media - organizzato dal Centro di Aiuto alla Vita (Cav) Mamma Nina di Carpi e guidato dall’ostetrica Francesca Rinaldi
di Virginia Panzani
Francesca Rinaldi
Si intitola “Il corpo racconta. I cambiamenti femminili nella pubertà” il percorso, in tre incontri – ha preso il via venerdì 21 marzo – per mamme e figlie, organizzato dal Centro di Aiuto alla Vita (Cav) Mamma Nina di Carpi. L’iniziativa si avvale della collaborazione di Francesca Rinaldi, ostetrica carpigiana in libera professione. Già l’anno scorso il progetto aveva potuto contare sulle competenze specialistiche della dottoressa Rinaldi, che nella sua professione si dedica a sostenere la donna in tutte le fasi della vita – dal concepimento fino ai primi anni di età del bambino – e ad accompagnare le ragazze preadolescenti nella scoperta della propria femminilità. Si occupa inoltre dell’insegnamento del metodo Sintotermico Roetzer, un sistema naturale di conoscenza della propria fertilità ed è consulente in allattamento materno IBCLC. Attualmente a “Il corpo racconta” sono iscritte dodici coppie mamma-figlia: la più piccola frequenta la quarta elementare, le più grandi la prima media. L’iniziativa ha riscosso un particolare successo, dato che molti hanno manifestato interesse e si è deciso di aprire una lista d’attesa in vista di una prossima edizione prima dell’estate.
Dottoressa Rinaldi, com’è nata l’iniziativa “Il corpo racconta”? Perché è rivolta specificatamente alle coppie formate da ragazzine con le loro mamme?
Durante i miei studi, sono venuta a conoscenza del percorso di formazione per tenere corsi sull’argomento e ne sono stata subito entusiasta. Ho deciso di aprire il progetto alle ragazzine e alle mamme proprio perché ritengo che sia importante per entrambe conoscere questi strumenti, in particolare per favorire il rapporto educativo anche su questo fronte. Uno degli obiettivi del Cav Mamma Nina è appunto la missione educativa: rendere le bambine consapevoli significa farne donne consapevoli della preziosità e delle potenzialità del loro corpo; proprio per questo, il Cav si è reso promotore di questo progetto.
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