Donazione fegato e reni, dott.ssa Becchi: “L’età non è un limite”
Al Ramazzini di Carpi donazione da una donna di 82 anni. La referente medica: “Per questi organi non esistono preclusioni”
La dottoressa Enrica Becchi
La donazione degli organi è un atto gratuito, anonimo e solidale per restituire una vita piena a chi è in attesa di ricevere un trapianto. Se è già di per sé un gesto nobile che tocca la sensibilità di tutti, lo è ancora di più quando la donazione proviene da un anziano. È quanto accaduto all’ospedale Ramazzini di Carpi: grazie alla generosità dei familiari di una donna di 82 anni, deceduta nei giorni scorsi, che hanno dato il consenso alla donazione di fegato e reni, due vite sono state salvate. L’intervento ha visto coinvolti il personale dell’ufficio di Procurement organi e tessuti di Area Nord coordinato dalla dottoressa Enrica Becchi, medico della struttura complessa di Anestesia e Rianimazione di Area Nord diretta dal dottor Alessandro Pignatti, il personale di sala operatoria dell’ospedale di Carpi, professionisti di Modena, Bologna e Padova, che si sono occupati dei relativi trapianti, attesi con urgenza per salvare altre vite. In merito all’età della donatrice, come spiega la dottoressa Becchi, “certo l’età colpisce, oltre 80 anni, e la stessa famiglia è rimasta un po’ ‘sconcertata’ quando abbiamo ventilato la possibilità della donazione. Ma sul punto ci sono ‘preconcetti’ da superare. Per alcuni organi, come polmoni, cuore, pancreas, ci sono limiti di età più stringenti, massimo 70 anni. Limite che sale a 75 anni per i tessuti e 80 anni per le cornee. Ma per il fegato e i reni non esistono limiti di età e possono benissimo essere donati anche dopo gli 80 anni. Ovviamente se le condizioni cliniche della persona lo consentono”. La donna è arrivata l Ramazzini con una emorragia cerebrale: un evento acuto che si è innestato improvvisamente su una condizione di salute. Purtroppo, il quadro clinico non lasciava speranze di sopravvivenza: “Abbiamo parlato con la figlia e il marito della donna, con molta trasparenza, evidenziando la possibilità di una donazione di organi. Come detto, loro per primi inizialmente sono rimasti un po’ ‘perplessi’ vista l’età della congiunta, ma poi abbiamo spiegato che non esistevano limiti di età per quei due organi”. Un tema molto importante, in materia di donazione degli organi, è quello che riguarda il consenso. “La signora – prosegue la dottoressa Becchi – non aveva lasciato espressamente indicazioni sulla donazione, ma parlando con il marito e la figlia, si è riusciti a ricostruire quella che sarebbe stata la sua volontà, visto che per tutta la vita è stata una donna molto attenta verso il prossimo. Una volta acquisito il consenso della famiglia, ha preso il via l’iter di prelievo degli organi, dopo aver svolto tutti gli accertamenti radiologici (Tac), laboratoristici e clinici per verificarne la corretta funzionalità e il fatto che fossero organi assolutamente sicuri per i riceventi”. Come sottolinea la dottoressa Becchi, “è anche questa la grande forza della donazione, trasformare il lutto per un caro deceduto in una possibilità di vita per altre persone, sconosciute. La collaborazione tra i professionisti sanitari ha fatto il resto: per questo continueremo a impegnarci per ampliare la potenzialità donativa e accrescere la rete del Procurement”.
Come manifestare il consenso alla donazione
La volontà di donare può essere manifestata in vita in occasione del rinnovo della carta d’identità all’Ufficio Anagrafe, all’Ufficio Relazioni col Pubblico dell’Ausl di Modena oppure iscrivendosi all’AIDO. È possibile inoltre compilare il “Tesserino Blu” del Ministero della Salute o scrivere un testamento olografo. Si può cambiare idea sulla donazione in qualsiasi momento poiché, in caso di accertamento della volontà espressa in vita, fa sempre fede l’ultima dichiarazione resa in ordine temporale. Non esistono limiti di età per esprimersi sulla donazione di organi e tessuti. L’espressione di volontà può essere eseguita al raggiungimento della maggiore età.