Fotovoltaico: il sindaco Righi ha scritto al ministro dell’Ambiente
"Necessaria una revisione della normativa che non permette agli enti locali di governare le trasformazioni del proprio territorio"
Riccardo Righi
“È necessaria una riflessione sulle norme che regolano l’installazione degli impianti di energia rinnovabile, che, di fatto, rendono impossibile agli enti locali di valutare e pianificare interventi che impattano in modo significativo sul territorio”. Il sindaco Riccardo Righi ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, in merito al tema del fotovoltaico. Nella missiva, indirizzata anche al presidente della regione Emilia Romagna Michele De Pascale, il sindaco parte dalla situazione carpigiana, “dove sono aperti i procedimenti per l’installazione di 13 impianti agrivoltaici per una superficie complessiva che si avvicina ai 300 ettari”, per sottolineare che le norme in vigore superano le decisioni locali e non permettono agli enti locali di governare le trasformazioni del proprio territorio. “La legislazione attuale sugli impianti di energia rinnovabile e Bess – ribadisce nella lettera il primo cittadino – non garantisce un sufficiente bilanciamento tra lo sviluppo delle energie rinnovabili e la tutela del territorio agricolo e paesaggistico e rischia, inoltre, di favorire operazioni speculative a discapito della reale integrazione tra produzione energetica e attività agricole. È necessaria, quindi, una revisione della disciplina che consenta ai diversi livelli di governo, nazionale, regionale e locale, di interloquire in modo coordinato per garantire ai Comuni un ruolo attivo nella pianificazione del territorio. Non solo: assicuri che lo sviluppo dell’agrivoltaico non penalizzi l’agricoltura e il paesaggio, introduca strumenti per una valutazione delle proposte progettuali, con criteri puntuali per la localizzazione degli impianti e con l’imprescindibile coinvolgimento delle comunità locali, soprattutto quando, come nel caso carpigiano, le richieste sono per la maggior parte concentrate in un unico contesto territoriale”. Il testo si chiude con la richiesta di un incontro con tutti i soggetti istituzionali coinvolti per approfondire le modalità di intervento sulla materia, anche alla luce dell’esperienza concreta del territorio carpigiano. L’invio della lettera al ministro dell’Ambiente parte anche dall’impegno assunto dal Consiglio comunale con l’approvazione, nella seduta del 27 febbraio, dell’ordine del giorno sullo stesso tema che è stato allegato alla lettera stessa. Nella stessa seduta, la maggioranza (scenario mai successo) ha deciso non votare una delibera di un assessore della Giunta stessa, Alessandro di Loreto, avente ad oggetto la richiesta di una variazione urbanistica legata alla realizzazione di un elettrodotto propedeutico alla realizzazione dell’impianto agrivoltaico “Cascinetto” a nord di Fossoli. “Questo è un ‘non voto’ di protesta – ha spiegato in quella circostanza Righi – una presa di posizione forte ma necessaria per continuare a batterci affinché siano riconosciute ai Comuni le prerogative indispensabili per governare le trasformazioni del proprio territorio”.