Fism, un dialogo costante con la famiglia
L’impegno dei docenti delle scuole cattoliche della FISM per affrontare le situazioni familiari difficili e tutelare l’istituzione scolastica
di Daniela Lombardi e Maria Elisa Santini, Coordinatrici pedagogiche Fism
Da qualche anno le educatrici e gli insegnanti delle scuole Fism si stanno interrogando, grazie ai corsi organizzati da Fism Modena, sulla tutela dei minori e sulle responsabilità che gli adulti hanno nei confronti dei bambini che sono loro affidati. Dopo aver presentato negli anni precedenti le linee guida del Servizio Tutela Minori volute da Papa Francesco e il testo “La tutela dei minori nelle scuole cattoliche” redatte dalla Cei attraverso il Servizio Interdiocesano della Tutela dei Minori delle diocesi di Modena-Nonatola e Carpi, quest’anno la Fism ha proposto un percorso dal titolo “Famiglie ferite e Tutela dell’Istituzione scolastica nel suo complesso” tenuto il 3 e il 17 febbraio scorsi dall’avvocato Stefano Giordano, responsabile dell’ufficio nazionale Fism per le questioni giuridiche e membro del Consiglio Nazionale della scuola cattolica presso la Cei. Il percorso è nato dal bisogno delle scuole di essere supportate nelle quotidianità rispetto a situazioni reali e concrete che si trovano ad affrontare. Per questo sono stati raccolti, attraverso le Caed e il coordinamento Fism, domande dubbi a cui l’avv. Giordano ha cercato di dare risposte nei due incontri proposti. Le domande hanno riguardato diversi temi quali: i “bimbi contesi” e gli obblighi della scuola riguardo i genitori separati con un’attenzione al modo più corretto per comunicare, i documenti necessari da richiedere e conservare a scuola, le deleghe da raccogliere oltre a come comportarsi in caso di attivazione dei servizi sociali o del Tribunale dei Minori; le vaccinazioni e le modalità di raccolta dei documenti; la privacy legata a tutto il tema dell’utilizzo corretto dei social, delle foto e dei video; la responsabilità dell’educatore e dell’insegnante come Pubblico Ufficiale.
Nel primo incontro l’avvocato Giordano ha sottolineato come, nelle situazioni di genitori separati, sia importante per la scuola mantenere una posizione di “terzietà” per la tutela dei minori e quindi la necessità di essere sempre sopra le parti. Ha sottolineato come ai genitori spetta la responsabilità genitoriale, anche se separati, per tutto quello che riguarda le scelte di maggiore interesse da affrontare nel percorso di vita del minore a meno che non ci sia un provvedimento del Tribunale dei Minori che certifica una limitazione di tale responsabilità. Rispetto ai documenti e le informative tutte devono essere inviati, in caso di separazione, a entrambi i genitori in quanto giuridicamente responsabili. Nel secondo incontro l’avvocato ha precisato inoltre la distinzione tra la figura di Pubblico Servizio (per educatori dei servizi 0-3) e Pubblico Ufficiale (per insegnanti da 3 anni in avanti) informando come questa distinzione, con la legge 25/2024, si stia sempre più assottigliando portando entrambi ad essere in una posizione di garanzia per i minori attraverso l’obbligo di segnalare alla Procura della Repubblica situazioni conclamate di abuso mentre ai Servizi Sociali in quelle situazioni di dubbio e poco chiare per cui serve una condivisione e un confronto con professionalità interne ed esterne al servizio. Sono state date inoltre alcune indicazioni sul come comportarsi davanti ai genitori che non riconoscono le difficoltà comportamentali dei loro bimbi in particolare invitando educatrici e insegnanti a documentare ciò che avviene a scuola cercando un dialogo con la famiglia e relazionando ad essa le difficoltà del bambino nella quotidianità. L’incontro, molto apprezzato, si è concluso con la richiesta di poter continuare questo confronto soprattutto in merito a quelle “situazioni difficili” che necessitano di uno sguardo, oltre che relazionale, pedagogico e psicologico, anche giuridico a tutela dell’istituzione scolastica.