Il vescovo Erio ha presieduto la liturgia del Mercoledì delle Ceneri in Cattedrale
Dal testo dell’omelia spunti per la riflessione personale per dare inizio a questo tempo di conversione
di + Erio Castellucci
La buona notizia della Quaresima non è la nostra conversione è la conversione di Dio, per quanto sembri strana questa espressione. L’abbiamo sentita due volte nella lettura del profeta Gioele quando egli dice che il Signore è pronto a ravvedersi riguardo al male e poi aggiunge: “Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione?”. E’ lo stesso verbo che noi usiamo per dire di convertirci: Dio si converte, e si converte non perché abbia dei peccati ma perché si volge verso di noi. Lo dice ancora il profeta Gioele: con “misericordia” e “compassione”. Dio è sempre volto verso di noi, è sempre convertito nei nostri confronti. Siamo noi che a volte apriamo la porta rispondendo con la nostra conversione, quindi lasciando entrare la sua misericordia, e a volte invece la porta la chiudiamo o addirittura la spranghiamo… e la sua misericordia, la sua conversione, non può arrivare al nostro cuore. Questa è la prima e grande e bella notizia della fede biblica, che Gesù Cristo ha poi tradotto non solo annunciandola, ma incarnandola, perché lui è il volto della conversione di Dio verso di noi, lui si è davvero rivolto totalmente a noi.