Cantina di Carpi e Sorbara: vino perfetto per ogni palato
Oltre 1000 soci produttori su quattro provincie, tra Lambrusco e Pignoletto
di Maria Silvia Cabri
“Siamo 1000 viticoltori che si sono uniti in un grande, festoso concerto. Ognuno di noi ha portato il proprio strumento: un nettare ottenuto dall’energia della terra e dalla sapienza di antiche tradizioni. Ognuno con il suo timbro, il suo ritmo, il suo colore. Ciò che ci rende sincroni è la passione per il nostro lavoro e la gioia di arrivare, attraverso un bicchiere, direttamente al cuore delle persone”. Si presenta così la Cantina di Carpi e Sorbara, nata nel 2012 dalla fusione di due realtà storiche del panorama vinicolo modenese. La Cantina di Carpi, fondata nel 1903, ed esempio pionieristico di Cooperazione sociale, e la Cantina di Sorbara, nata nel 1923, ovvero il nome che per eccellenza identifica il Lambrusco DOC. Presidente della cooperativa è Alessandro Mastrotto, vice presidenti Carlo Piccinini e Mario Bottura.
Tradizione e innovazione
Come spiega Eleonora Rossi, responsabile della comunicazione, la Cantina di Carpi e Sorbara è “una cooperativa costituita da oltre 1000 soci produttori; tra questi ci sono cantine storiche che, in più di un secolo di evoluzioni sociali e tecnologiche, sono diventate oggi sedi produttive all’avanguardia. La qualità è fondamentale per la Cantina: accogliamo l’uva di oltre 1500 ettari di differenti vigneti, tra le provincie di Modena, Reggio Emilia, Bologna (Colli bolognesi) e la bassa mantovana, per poter selezionare la migliore materia prima e destinarla ai nostri vini. L’obiettivo è quello di fare vivere e valorizzare il territorio, mantenendo sempre il legame con lo stesso. Nonostante l’innovazione e le tecnologie occorre, infatti, sempre ricordare ‘da dove veniamo’ e che la Cantina è voce ed espressione di tutti i soci produttori che si apprestano a versare il loro raccolto”.