Rubrica centenario scout: la squadriglia Scoiattoli
Prosegue la rubrica in occasione del centenario dello scautismo nella Diocesi di Carpi e dedicata a “I cavalieri che fecero l’impresa”. E’ questa la volta della squadriglia Scoiattoli, che fece nascere il guidismo a Carpi
Prosegue la rubrica in occasione del centenario dello scautismo nella Diocesi di Carpi e dedicata a “I cavalieri che fecero l’impresa”, ovvero alle figure che hanno gettato le basi per il movimento nel nostro territorio e che hanno incarnato al meglio i valori scout. E’ questa la volta della squadriglia Scoiattoli, che fece nascere il guidismo a Carpi.
di Federico Silipo*
Il 28 dicembre 1943, in piena guerra, una squadriglia Scoiattoli, gruppo composto dalle prime otto guide italiane, pronunciò la propria Promessa di nascosto, nelle catacombe di Priscilla a Roma, per non farsi scoprire dal regime fascista che aveva messo al bando e reso illegale il movimento scout. Contribuirono perciò a tenere vivi i valori dello scautismo e far muovere i primi passi all’Agi, Associazione Guide Italiane, che trent’anni più tardi si unì all’Asci per fondare l’attuale Agesci.
Un’altra squadriglia Scoiattoli ha dato vita alla presenza dell’Agi a Carpi, dopo l’esperienza avviata da Lucia Vezzini a Mirandola, pronunciando le promesse il 25 aprile 1965 presso la chiesa di San Bernardino Realino.
È grazie a una serie di incontri e alla scoperta del guidismo attraverso le persone che lo stanno vivendo e mettendo in pratica altrove, che le prime ragazze coltivano l’idea di riunirsi in una squadriglia. Le difficoltà tuttavia non mancano, servono le capo e un assistente ecclesiastico che le accompagni in questa avventura.
Sono poi gli anni ‘60 del secolo scorso, le ragazze trovano spazio nella chiesa nell’Azione Cattolica e i suoi assistenti e responsabili locali sono preoccupati e forse non vedono di buon occhio l’iniziativa, lo scautismo è probabilmente ancora declinato semplicemente al maschile, siamo ancora lontani da quei movimenti sociali che per gli scout e le guide significheranno l’importante scelta di unirsi in un’unica associazione.
Maria Grazia Lugli, prima capo squadriglia delle Scoiattoli, ricorda come l’entusiasmo attorno all’iniziativa fosse sempre maggiore e raccogliesse sempre più ragazze interessate a far parte di questo progetto; il sostegno di don Sergio Galli, che si rese disponibile a seguirle come assistente, e la disponibilità di Flavia Davoli ed Enrica Benetti a fare loro da capo permette di arrivare al giorno della promessa e a stabilire la propria sede nel campanile di San Bernardino Realino.
*Agesci Zona di Carpi
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