Cordoglio per la morte dell’arcivescovo Giuseppe Verucchi
È morto a Modena, all’età di 87 anni, monsignor Giuseppe Verucchi, arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia. Sabato 15 febbraio, alle 10.30, nel Duomo di Modena, la Messa esequiale; alle 15.30, il rito funebre e la tumulazione nella Cattedrale di Ravenna
Monsignor Giuseppe Verucchi
È morto mercoledì 12 febbraio, a Modena, all’età di 87 anni, l’arcivescovo emerito della Diocesi di Ravenna-Cervia, monsignor Giuseppe Verucchi. Risiedeva a Modena, da quando nel 2013, il Papa aveva accettato le sue dimissioni da Arcivescovo. Sabato 15 febbraio, alle 10.30, nel Duomo di Modena, si terrà la Santa Messa esequiale. Nel pomeriggio di sabato 15, poi, la salma arriverà a Ravenna. Qui le esequie si terranno alle 15.30 in Cattedrale, dove ha scelto di essere tumulato, insieme ad altri Arcivescovi, fra cui monsignor Ersilio Tonini.
Nato nel 1937 a Miceno di Pavullo nel Frignano, fu ordinato sacerdote nel 1961, iniziando il suo ministero come cappellano a Castelnuovo Rangone, dal 1961 al 1971. Il suo impegno si è poi consolidato come parroco di Formigine dal 1971. Successivamente divenne vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, un ruolo che ha ricoperto fino al 1997. In quello stesso anno, fu nominato Direttore dell’Ufficio Diocesano di Arte Sacra e Beni Culturali, un incarico che gli ha permesso di preservare e valorizzare il patrimonio storico e religioso della diocesi di Modena-Nonantola. Nel 2000 la nomina ad Arcivescovo Metropolita di Ravenna-Cervia, Diocesi che ha retto fino al 2013 quando ha lasciato la guida pastorale a monsignor Lorenzo Ghizzoni.
Da Arcivescovo emerito, è tornato nella sua Chiesa di origine da dove ha continuato a svolgere un ministero pastorale di ascolto e accompagnamento spirituale per tanti, anche ravennati.
Spesso è stato chiamato in Diocesi di Carpi, nel corso degli anni, a guidare incontri di formazione e a presiedere celebrazioni liturgiche, sempre molto apprezzato e accolto calorosamente sia dai sacerdoti sia dai fedeli della Chiesa carpigiana.
“Don Giuseppe, come generazioni di fedeli lo hanno sempre chiamato, è stato un punto di riferimento nella vita di fede per tanti modenesi, oltre che per i suoi diocesani di Ravenna-Cervia – ha dichiarato l’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi Erio Castellucci – . Negli ultimi anni, quando da arcivescovo emerito era tornato nella «sua» Modena, ho avuto modo di conoscerne e stimarne lo zelo pastorale e l’attenzione verso i confratelli, oltre alla grande generosità nel mettersi a disposizione e spendersi per la nostra Chiesa locale”.
Come riporta Daniela Verlicchi sul settimanale Risveglio Duemila, ogni anno tornava per gli appuntamenti più importanti della vita della Diocesi, la Messa Crismale del mercoledì santo e la festa di Sant’Apollinare. “Quando vengo da queste parti il volante (e il cuore) gira automaticamente verso Ravenna – aveva detto in una delle ultime celebrazioni che ha presieduto -. Non sempre mi posso fermare ma appena posso lo faccio”. Un “vescovo padre, e pastore”. Così lo ricorda don Dario Szymanowski, segretario di monsignor Giuseppe Verucchi. “Non poteva vivere senza l’Eucaristia – raccontato il sacerdote a Risveglio -. Abbiamo celebrato sempre e ovunque, nei campi scuola, all’aperto, in Terra santa e in tutti i viaggi e i pellegrinaggi che faceva”. Ma anche la predicazione per lui era una missione. Le omelie non erano brevi, ricorda don Dario, almeno mezz’ora, ma in esse c’era tutta la passione che aveva nel parlare di Dio, nel trasmettere il Vangelo, in ogni circostanza, a chiunque”.
Come riporta, giovedì 13 febbraio, la Gazzetta di Modena, terminato il mandato a Ravenna, monsignor Verucchi risiedeva al Centro Famiglia di Nazareth a Modena, e, nell’ultimo periodo, si era ritirato nella Casa del clero a Cognento. “Un presbitero che non si è mai risparmiato, portando avanti con grande impegno e passione la sua missione pastorale”. Così monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, ha dichiarato alla Gazzetta di Modena. Un punto di riferimento per la Chiesa modenese ancora prima di diventare vicario generale, in particolare per tutto ciò che ha riguardato la riorganizzazione della vita pastorale negli anni successivi al Concilio Vaticano II. “Don Verucchi è stato da tutti apprezzato e stimato sia per i suoi incarichi ecclesiali, a partire da quello di vicario generale con il vescovo Bartolomeo Santo Quadri, sia come parroco, dimostrando la sua enorme passione per l’attività pastorale, la catechesi e la formazione – ricorda ancora don Gazzetti -. Il suo è sempre stato un lavoro instancabile, quello di una persona che ha percorso chilometri e chilometri in tutto il territorio diocesano per incontrare catechisti, operatori pastorali e sacerdoti”.
Così ha dichiarato il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia: “Con immensa tristezza e dolore, apprendiamo della scomparsa di monsignor Giuseppe Verucchi, che ha dedicato tutta la sua vita al servizio della Chiesa e della comunità, lasciando un’impronta profonda e indelebile in ognuno di noi che lo abbiamo conosciuto. Oggi, la nostra diocesi, la nostra comunità, e tutti coloro che lo hanno amato e seguito sono in lutto. La sua scomparsa ci lascia un vuoto che nessuna parola potrà mai colmare, ma il suo esempio, la sua dedizione, il suo amore per Dio e per gli altri continueranno a vivere nei cuori di tutti coloro che lo hanno avuto come guida spirituale. Modena lo ricorderà sempre con grande affetto e riconoscenza”.
Braglia sottolinea poi come “in ogni suo incarico, monsignor Verucchi ha sempre continuato a nutrire la fede della comunità, testimoniando ogni giorno la sua dedizione al servizio di Dio e della gente. In questo momento di grande dolore, siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi confratelli sacerdoti e a tutti i fedeli che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. Monsignor Giuseppe Verucchi rimarrà per sempre nel nostro ricordo e nelle nostre preghiere”.
Monsignor Verucchi in Seminario a Carpi per un incontro di formazione del clero
“La scomparsa di Monsignor Giuseppe Verucchi addolora tutta la comunità dell’Emilia-Romagna e, in particolare, quelle di Modena e Nonantola e di Ravenna e Cervia”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ricorda monsignor Verucchi. “Monsignor Verucchi – aggiunge de Pascale – ha dedicato la sua vita al servizio del bene delle persone, con una grande attenzione nei confronti delle famiglie, dei giovani e dei più fragili. Pastore appassionato, ha saputo coniugare la profondità della fede con un grande impegno sociale, lasciando un segno importante nella comunità ravennate e in tutta la nostra regione. Ci uniamo al dolore dell’Arcidiocesi e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo operato ed esprimiamo un sentimento di vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari”.