Giornata del malato, monsignor Manicardi in visita all’Ospedale di Carpi
Martedì 11 febbraio, XXXIII Giornata mondiale del malato, il vicario generale della Diocesi, monsignor Gildo Manicardi, si è recato in visita ai reparti di Ostetricia e Ginecologia e di Medicina dell’Ospedale Ramazzini di Carpi
di Virginia Panzani
Martedì 11 febbraio, XXXIII Giornata mondiale del malato e memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, il vicario generale della Diocesi di Carpi, monsignor Gildo Manicardi, si è recato in visita ai reparti di Ostetricia e Ginecologia e di Medicina dell’Ospedale Ramazzini per esprimere tutta la vicinanza della comunità cristiana ai degenti, ai loro familiari e al personale sanitario. Ad accompagnarlo il cappellano padre Gerardo Kongolo e il diacono Giorgio Lancellotti, coadiutore del servizio di cappellania, che si occupa dell’assistenza spirituale presso l’Ospedale carpigiano.
Due i momenti di incontro e di preghiera. Nel primo monsignor Manicardi è stato accolto dal dottor Paolo Venturini, direttore della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia, e da una rappresentanza delle ginecologhe e delle ostetriche in servizio. Il vicario ha impartito la benedizione ai presenti e, accompagnato da Ilaria Corbo, coordinatrice delle ostetriche, ha visitato gli ambienti del reparto e salutato alcune degenti, mamme che avevano da poco partorito e gestanti in procinto di partorire.
Nel secondo incontro, è stato il dottor Fabrizio Turrini, direttore della Struttura complessa di Medicina Interna, a cui si è aggiunto il dottor Mario Santangelo, direttore della Struttura complessa di Neurologia, ad accogliere monsignor Manicardi. Anche qui erano presenti medici e infermieri in servizio in entrambi i reparti ed è stata impartita la benedizione, a cui è seguito il saluto nelle stanze ad alcuni degenti e ai loro familiari.
“E’ molto significativo che la Giornata del malato si celebri nel giorno in cui si ricorda la Beata Vergine di Lourdes – ha detto il Vicario generale -. Il perché di questa concomitanza si spiega non tanto nel fatto che certamente Lourdes è luogo di guarigione, dove avvengono miracoli, quanto nel sottolineare un altro aspetto. E cioè che la Madonna, nel 1858, si presentò a Bernadette come l’Immacolata Concezione. Il parroco di Lourdes, che in un primo momento non credeva alla ragazza, di fronte a queste parole comprese che diceva la verità. Il dogma dell’Immacolata Concezione era stato proclamato da Papa Pio IX solo poco più di tre anni prima, una ragazzina umile come Bernadette come poteva sapere di cosa stava parlando?”. Ma, allora, che cosa vuol dire Immacolata Concezione? “Secondo la dottrina cristiana – ha spiegato, in estrema sintesi, monsignor Manicardi – Dio ha creato l’uomo perfetto ma il peccato ha, per così dire, contaminato la vita di Adamo e di Eva. Da quel momento, dice Dio alla donna ‘nel dolore partorirai’ e all’uomo ‘con il sudore del tuo volto mangerai il pane’. E’ una umanità quindi decaduta. C’è però una eccezione: la madre di Gesù, Maria, è stata preservata dal peccato, dunque da ogni imperfezione. Questo vuol dire Immacolata Concezione. I malati che sono uomini e donne sofferenti – ha concluso – oggi si affidano alla Madre, alla donna perfetta, per essere ricondotti ad una pienezza di umanità”.
Durante la visita ai reparti è stata distribuita l’immaginetta scelta dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, con la preghiera per i malati rivolta a Gesù “buon samaritano”, al “buon pastore” che porta sulle spalle non una pecorella bensì una persona inferma, e la preghiera alla Madonna con l’intenzione speciale per gli operatori sanitari, per il loro lavoro e per il felice esito delle cure da loro messe in atto.
Da sinistra Fabrizio Turrini, Mario Santangelo e monsignor Gildo Manicardi
Monsignor Manicardi e Ilaria Corbo fanno visita ad una mamma in Ostetricia