Il vescovo Castellucci al Policlinico di Modena per la XXXIII Giornata Mondiale del Malato
Don Erio ha celebrato dalle 15 alle 16 la Santa Messa Giubilare nella Chiesta del Policlinico
Oggi, 10 febbraio, nell’ambito delle celebrazioni per la XXXIII Giornata Mondiale del Malato Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena – Nonantola, ha celebrato dalle 15 alle 16 la Santa Messa Giubilare nella Chiesta del Policlinico di Modena (ingresso 3) davanti a un gran numero di pazienti, operatori del volontariato e professionisti dell’AOU di Modena.
Ad accoglierlo, Padre Angelo Morandi, Parroco del Policlinico, accompagnato da diversi religiosi tra cui don Ilario Cappi, per oltre trent’anni parroco all’ospedale e ora a riposo. Mons. Castellucci è stato accolto dal Direttore Generale dell’AOU di Modena, Ing. Luca Baldino e dal Direttore Generale dell’AUSL di Modena, dottor Mattia Altini. Con loro il Direttore Amministrativo e il Direttore Sanitario dell’AOU di Modena (dottor. Lorenzo Broccoli e dottor Ottavio Nicastro) e il Direttore Assistenziale (dottoressa Anna Rita Garzia).
Dopo la messa, Mons. Castellucci ha incontrato, i professionisti dell’AOU di Modena nell’Aula CS1.1 del Centro Didattico del Policlinico di Modena. Qui si è intrattenuto parlando della speranza, tema della giornata, da lui definita come l’amore che entra nella solitudine e nella sofferenza. In questo senso la speranza (che è diversa sia dall’illusione, sia dall’ottimismo) è il sorriso di un medico in un momento in cui il malato è grave o solo, è il sacerdote che aiuta a dare un senso alla vita e alla sofferenza, l’amico o amica che si prende cura di te. Ancora, il congiunto (genitore, figlio, coniuge, caregiver) che ti dice “ti dice ti voglio bene” quando sembra che tutto sia perso. La speranza è l’amore che agisce sulla fatica della vita.
La speranza non delude mai: non tutti possono guarire, ma tutti hanno diritto a essere curati nel corpo e nello spirito. A seguire, Mons. Castellucci, insieme al Direttore generale, ha visitato l’Oncoematologia Pediatrica (accompagnato dal direttore prof. Lorenzo Iughetti, dalla Pediatra prof.ssa Barbara Predieri, e dal Referente dottor Giovanni Palazzi e dalla coordinatrice infermieristica Maria Cifuni) e l’Ortopedia e Traumatologia (accompagnato dal Direttore prof. Fabio Catani e dalla coordinatrice infermieristica Patrizia Clò). Mons. Castellucci si è intrattenuto con pazienti e professionisti.
La Giornata del Malato si celebra ogni anno l’11 febbraio, giorno della prima apparizione della Madonna di Lourdes. Il tema di quest’anno è «La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5) tema che si colloca nel pieno dell’anno giubilare, che ha come motto: «Pellegrini di speranza».
«La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato». La stretta relazione tra malattia e speranza viene evocata nella riflessione dell’Apostolo ai Romani, rileggendo la condizione umana alla luce dell’evento pasquale di Gesù Cristo, il Figlio di Dio crocifisso e risorto.