Giornata del malato, testimonianza di Marietta Di Sario dell’Unitalsi
Testimonianza di Marietta Di Sario, volontaria dell’Unitalsi, che sarà letta domenica 9 febbraio, nella chiesa di San Nicolò a Carpi, nel corso della Santa Messa delle ore 11 per la Giornata del malato, a cui parteciperà l’Unitalsi
Marietta Di Sario
Pubblichiamo di seguito il messaggio di Marietta Di Sario, volontaria dell’Unitalsi di Carpi, che sarà letto domenica 9 febbraio, nella chiesa di San Nicolò a Carpi, nel corso della Santa Messa delle ore 11 per la Giornata del malato, a cui parteciperà l’Unitalsi. Durante la celebrazione sarà impartito il sacramento dell’Unzione degli infermi.
di Marietta Di Sario – Unitalsi Carpi
Speranza e gratitudine
In questa Giornata dell’Ammalato, nell’Anno Santo, ci ritroviamo a riflettere insieme sul significato della sofferenza e della speranza. Ogni malattia porta con sé un carico di dolore, ma anche l’opportunità di riscoprire la forza che abita in noi e nelle persone che ci stanno accanto. La sofferenza, per quanto difficile da accettare, non è mai il termine di un cammino, ma un passaggio che, se accompagnato dalla fede, può aprire a una luce nuova.
“Avere fede significa non smettere di attendersi qualcosa dalla vita, da un rapporto, da una cosa che facciamo, da noi stessi, da Dio. Questa aspettativa in ultima analisi è Gesù stesso anche se non ne abbiamo immediatamente consapevolezza. Guai a distrarci, guai a smettere di attendere, guai a spegnere quella piccola luce al fondo delle cose perché non è vero che finché c’è vita c’è speranza, ma esattamente il contrario: finché c’è speranza c’è vita”.
In questo giorno speciale, vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti coloro che affrontano con coraggio e dignità il dolore, che non si arrendono di fronte alle difficoltà, ma si rialzano ogni volta, sostenuti dall’amore e dalla speranza.
Un ringraziamento speciale va a chi ha celebrato la Messa, che con la preghiera e presenza ha offerto conforto a tutti noi. La Messa è un momento di comunità, di unione nella fede, di forza spirituale che ci sostiene nei momenti di debolezza. Grazie per essere al nostro fianco, per ogni parola di speranza che avete pronunciato, per ogni gesto che ha portato più luce nei cuori.
Possiamo affrontare il dolore, sì, ma mai da soli: siamo una comunità che cammina insieme, sostenendosi reciprocamente.
A tutti voi, malati, famiglie e operatori sanitari, il nostro pensiero e la nostra preghiera vanno oggi con un abbraccio di speranza. Che la luce della fede illumini sempre il nostro cammino e che possiamo sentire, in ogni momento, la presenza di Colui che per primo ha dato la vita per amore.
Con cuore grato, vi abbraccio.
Foto Calvarese /SIR