Giornate parrocchiali, le attività a San Martino Spino Gavello, in Cattedrale e a Cividale
La vita delle parrocchie e i momenti di comunità.
San Martino Spino, momenti di comunione
La vita della parrocchia, insieme a quella di Gavello, scandita da incontri di preghiera e catechesi per tutte le età
di Assunta Romano
Le parrocchie di San Martino Spino e Gavello sono una realtà piccola, ma vivace e attiva. La settimana è scandita dalla Messa quotidiana a San Martino Spino tutti i giorni escluso il mercoledì, in cui il parroco, don Arnaud Giegue, celebra a Gavello (in unità pastorale) mentre a San Martino Spino viene celebrata la Liturgia della Parola da un accolito. Tutti i mesi – solitamente il primo giovedì del mese alle ore 21 – c’è l’Adorazione Eucaristica animata a turno da un gruppetto di giovani, da un adulto e dal “don”. Ogni due settimane in parrocchia a San Martino si vive il post-cresima e il gruppo giovani che solitamente termina le sue attività con un momento conviviale.
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Cattedrale, celebrata nella cornice del Giubileo la festa con gli anniversari di nozze
Pellegrini… in famiglia
di Maria Vittoria Setti
Domenica 26 gennaio si è celebrata in Cattedrale la Festa della Famiglia. E’ stata l’occasione per ricordare gli anniversari di “nozze” importanti, benedire tutte le famiglie presenti e riflettere su come essere testimoni di speranza all’interno delle nostre case. Il Giubileo del 2025 ci esorta a essere pellegrini di speranza, sempre più consapevoli del fatto che la fede è un pellegrinare e che noi su questa terra siamo pellegrini. Non turisti né girovaghi. Papa Francesco scrive che camminare fa bene: ci mette in relazione con quanto accade intorno a noi, ci avvicina alla vita degli altri.
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Cividale, con rinnovata speranza
La parrocchia ha iniziato con fervore l’Anno Santo e varcherà il 1º marzo la Porta Santa di San Pietro
A cura della Parrocchia di Cividale
Il Giubileo è l’anno di grazia del Signore (cfr Is 61,1-2), un anno speciale nel quale si sperimenta la santità di Dio e la sua misericordia. Nella Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025, “Spes non confundit”, ovvero “la speranza non delude” (Rm 5,5), Papa Francesco ci chiama ad essere “pellegrini di speranza”, un’occasione e “un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale «nostra speranza» (1Tm 1,1). Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni” (Spes non confundit, n. 1).
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