Cinema specchio di un popolo
Rassegna “Per una cultura di Pace”: la Palestina di “From Ground Zero” nell’intervista al produttore Paolo Maria Spina
di Pietro Paulo Spigato
Nella serata dello scorso 15 gennaio il Cinema Corso ha ospitato il primo incontro di “Al cinema per una cultura di Pace”, rassegna cinematografica voluta fortemente da PacificAzioni, comitato carpigiano per la Pace. L’iniziativa prevede la proposta di quattro pellicole con proiezioni multiple. Fra le principali tematiche delle opere presentate vi sono la Shoah ed il conflitto israelo-palestinese. Proprio quest’ultimo argomento è lo scenario in cui si sviluppa “From Ground Zero”. Il film è stato realizzato dall’unione di 22 cortometraggi in una sola pellicola narrante diversi aspetti della vita dei palestinesi che abitano la striscia di Gaza. L’opera sta riscuotendo un grandissimo successo su scala internazionale che le ha permesso di entrare nella shortlist del Premio Oscar, grazie anche al lavoro del produttore esecutivo Michael Moore. A questo si aggiunge un dettaglio non da poco: registi e attori sono giovani di quelle zone fra i 19 ed i 28 anni, che hanno ripreso il tutto senza l’ausilio di strumenti professionali. I cortometraggi sono poi stati assemblati e post prodotti da Revolver, casa di produzione italiana del producer Paolo Maria Spina, anch’egli presente alla proiezione a Carpi. Ad introdurre la serata c’erano diversi esponenti del comitato PacificAzioni, fra cui don Carlo Bellini, che ha dichiarato: “È molto bello e molto significativo che in una situazione come la striscia di Gaza i ragazzi continuino a fare arte e pensare in modo artistico la vita: significa avere una grande speranza per il futuro. Anche noi, stasera, siamo qui ad alimentare la speranza”.