Tre soggetti in corsa per rilevare la Mozarc ex Bellco di Mirandola
Presentate offerte vincolanti e strategie industriali da Tianyi Norrdia, Consorzio Frattini e Bci
Si è tenuto oggi a Roma, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il Tavolo di crisi sulla vertenza Mozarc ex Bellco di Mirandola. Sono state selezionate presentate le tre offerte con i relativi piani di investimento, tempistiche e assorbimento della forza lavoro, per la re-industrializzazione e salvaguardia dell’occupazione. Si tratta delle offerte di Tianyi Norrdia, Consorzio Frattini (biomedicale) e Bci (fondo industriale di investimenti), cui si affiancano anche opportunità complementari di impiego da parte di due imprese del settore biomedicale: Euroset e Livanova. La Mozarc ex Bellco, azienda del biomedicale, produttrice di filtri per la emo-filtrazione e apparecchiature per dialisi, lo scorso 12 giugno aveva annunciato la chiusura dell’impianto produttivo mettendo a rischio diverse centinaia posti di lavoro, oltre alle conseguenze a cascata sull’intera filiera.
Il prossimo incontro del tavolo del Mimit, fissato per giovedì 6 febbraio, sarà alla presenza dei soggetti che hanno presentato le offerte.
“La presentazione delle tre offerte in campo per la reindustrializzazione del sito è un importante passo avanti nella vertenza Bellco – ha commentato al termine dell’incontro l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia -. Ora è fondamentale approfondirle insieme alle parti sociali, per verificarne credibilità e affidabilità, a garanzia delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.
“È importante – ha continuato – che l’obiettivo di garantire la piena tutela occupazionale sia ottenuto nel contesto del polo biomedicale di Mirandola, a dimostrazione della sua forza e capacità di sviluppo. Devo ringraziare tutti i soggetti coinvolti per il lavoro fatto all’interno di un cronoprogramma non facile. La Bellco deve accompagnare con responsabilità e fino in fondo questo percorso. La Regione sarà al fianco delle persone coinvolte e accompagnerà il processo fino all’ultimo passo, garantendo tutto il sostegno necessario”.
L’incontro al Mimit è stato presieduto da Mattia Losego, responsabile dell’unità di crisi del Ministero, alla presenza dei vertici dell’azienda, di Sernet Spa (advisor dalla multinazionale Mozarc), della sindaca di Mirandola Letizia Budri e dei rappresentanti sindacali.
“Oggi, dall’analisi delle proposte industriali e delle offerte complementari – commenta Letizia Budri – emergono ancora una volta, molto chiaramente, gli elementi di valore di questa realtà produttiva. I lavoratori altamente qualificati e uno stabilimento con prerogative interessanti rappresentano un patrimonio che non può essere ignorato. È ancora presto per commentare la soluzione industriale, che dovrà essere accompagnata da un piano sociale, ma il 6 febbraio, durante il prossimo incontro presso il Ministero, saranno presenti anche gli stessi proponenti, un aspetto che riteniamo fondamentale. A sette mesi dalla comunicazione dell’azienda di voler chiudere la produzione, i passi avanti compiuti rispetto alla situazione di crisi che si prospettava sono stati davvero significativi”.