Scuola, è tempo di iscrizioni
Intervista a Stefania Cucconi, coordinatrice pedagogica Fism per il Distretto di Carpi
di Pietro Paulo Spigato
Sono settimane importanti per la scelta delle famiglie che devono iscrivere i propri figli al nido o alla scuola d’infanzia, trovandosi a valutare l’offerta didattica del territorio, tra cui quella delle scuole paritarie di ispirazione cristiana. Da dodici anni Stefania Cucconi è coordinatrice pedagogica della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) per il Distretto di Carpi, che comprende otto scuole. “Abbiamo passato un periodo di crisi dovuta al calo delle nascite – spiega -, per questo ci siamo spesi per proporre cambiamenti che rispondessero ai nuovi bisogni delle famiglie. Infatti, le nostre scuole sono diventate poli per l’infanzia, andando ad integrare la fascia di età che va dai 9 mesi ai 3 anni di età, oltre che la frequenza dei bambini dai 3 ai 6”.
Dottoressa Cucconi, come sono cambiate le scuole d’infanzia nel corso della sua esperienza?
Abbiamo riflettuto e risposto ai bisogni delle famiglie, riorganizzando i servizi, che contano il nido in sei realtà su sette. Sono cambiate molto anche le famiglie: si nota talvolta come il tessuto sociale sia meno forte di un tempo. Entrando nelle nostre scuole si trova un contesto più grande, quello delle parrocchie che si fanno comunità educante, dove le famiglie incontrano gli adulti con una chiara idea sull’educazione e le dinamiche familiari.