“Comunità nuova”, in cammino verso l’unificazione
Il percorso di unificazione tra le chiese di Modena e di Carpi procede. Il primo segno di unità effettiva sarà un’unica celebrazione della messa crismale a Carpi
di Luigi Lamma
Prosegue secondo le linee tracciate dall’arcivescovo Erio Castellucci nell’assemblea diocesana di settembre il cammino che dovrà portare all’unificazione delle diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi. Nel corso della riunione congiunta dei Consigli Episcopali delle due Diocesi, che si è svolta a Carpi lo scorso 5 dicembre, sono state analizzate le relazioni predisposte dai membri incaricati sulle aree individuate per rendere fattivo il processo di unificazione: ambito economico-amministrativo; ambito della riorganizzazione territoriale; ambito della pastorale. Questo compito era stato assegnato nel precedente incontro del 31 ottobre, che seguiva a distanza di poco più di un mese l’annuncio della volontà della Santa Sede di procedere all’unificazione delle diocesi di Modena e di Carpi (vedi comunicato dei Consigli Presbiterali del 18 settembre u.s.), ampiamente documentato e illustrato in tutti i vari passaggi temporali dal Vescovo nel corso dell’assemblea interdiocesana di inizio anno (21 settembre u.s.) e nella riunione congiunta dei Consigli Pastorali diocesani (5 ottobre u.s.). E’ bene tenere nota di questi passaggi perché trattandosi di un cammino non è possibile ad ogni tappa ripartire dall’inizio spiegando tempi, obiettivi e strumenti. Cosa aggiunge dunque l’ultimo incontro dei due Consigli Episcopali, che ricordiamo è il gruppo più ristretto di consultazione per il Vescovo, composto da otto sacerdoti nominati dal vescovo stesso.