Lutto. Stefano Zanoli una vita di servizio al bene comune
Si è spento all’età di 62 anni. Ricordato l’impegno professionale e la passione civica in politica e nel volontariato
Luigi Lamma
Avrebbe compiuto 62 anni il 25 dicembre, un compleanno che Stefano Zanoli festeggerà nella pienezza di quella rinascita al cielo che attende ogni discepolo di Gesù. Stefano è stato un credente operoso che ha fatto del servizio lo stile della sua vita, per la famiglia, la moglie Sandra e la figlia Chiara, e all’interno della comunità carpigiana, sia ecclesiale che civile, che oggi ne piange la scomparsa. Nell’aula liturgica della parrocchia di Quartirolo si è svolta questa mattina la celebrazione eucaristica esequiale presieduta dal parroco don Antonio Dotti, concelebranti don Carlo Truzzi, don Anand Nikarthil e don Tinu Thommassery, presente il vicario generale mons. Gildo Manicardi. Hanno preso parte all’ultimo saluto anche numerosi esponenti della politica, dell’imprenditoria e dell’associazionismo che nel corso degli anni hanno condiviso con Zanoli, percorsi formativi, impegni e responsabilità. Una dimensione quella della generosità, sapiente e visionaria, sottolineata anche da don Dotti nell’omelia, con parole di gratitudine al Signore, a nome di tutta la comunità di Quartirolo, per il dono della vita di Stefano e per i talenti che lui ha ben speso in ogni ambito in cui si è trovato ad operare. E’ stato ricordato il suo impegno accanto a don Claudio Pontiroli nel sostenere l’impresa della nuova Aula liturgica, il suo percorso nello scautismo che lo ha portato ad essere educatore attento e propositivo. Riflettendo poi sugli ultimi anni contrassegnati da una grave malattia progressivamente invalidante, accompagnato dalla vicinanza a lui e alla famiglia degli amici più fedeli, don Antonio
ha ricordato come questo periodo di prova e di sofferenza lo abbia ancora di più conformato a Cristo. Di sapienza e rettitudine, di capacità di guardare lontano, di attenzione alle relazioni e alla dimensione comunitaria dell’agire hanno parlato gli amici attraverso le preghiere, con espressioni di grande affetto e stima per Stefano e di gratitudine per il contributo che ha saputo dare alla vita parrocchiale e alla società carpigiana.
Al termine le toccanti testimonianze della moglie Sandra e della figlia Chiara, che vincendo la commozione del momento così carico di dolore per la morte del marito e padre, hanno donato una limpida testimonianza di fede oltre a restituire tutto il vissuto personale e pubblico di Stefano. Nel lavoro e negli impegni pubblici sempre disinteressato al tornaconto personale, al primo posto metteva il bene comune, visionario e sognatore, capace di grandi progetti di successo, che però si preoccupava di portare avanti insieme agli altri, disponibile anche a fermarsi e fare un passo indietro: le persone per lui erano imprescindibili. Un lucido ottimista, uomo di speranza e di fede. Ora già manca la sua visione positiva sulla vita e sulla realtà. Il lungo periodo di malattia, dagli esordi fino all’esito finale, per Sandra si traduce in un totale abbandono alla volontà di Dio, perché Dio, ha affermato, è solo amore e ha per noi solo azioni d’amore.
La figlia Chiara ha voluto condividere il ricordo del padre prima dell’avvento della malattia, quei momenti della quotidianità familiare che nel tempo emergono tra i ricordi lieti dell’infanzia e dell’adolescenza: l’affetto, l’ironia, le camminate, la passione per l’inglese, lo stupore per il creato, l’attenzione alle opere dell’ingegno umano, l’impegno nella politica, il valore della conoscenza… Oggi Chiara avrebbe il desiderio di capire di più, di parlare di nuovo con lui, ma c’è la consapevolezza di raccogliere i frutti, di riconoscersi figlia anche in alcune somiglianze che “ti rendono per sempre inciso dentro di me”.
Stefano Zanoli, fu tra i primi ragazzi del gruppo scout Carpi 4 della parrocchia di Quartirolo, qui ha maturato la sua formazione all’impegno ecclesiale e civile. Gli esordi in politica coincidono con la stagione dei referendum di Mario Segni, nella faticosa transizione verso la seconda repubblica. Dai referendum poi arrivarono le prime esperienze come partito o liste civiche con una forte attenzione a proposte costruttive per la città. Per Stefano ci fu l’elezione in consiglio comunale, carica poi abbandonata per assumere la vicepresidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (2006 -2010). Seguirono altri incarichi come consigliere di amministrazione di Banca Centro Emilia dopo aver contribuito alla presenza a Carpi dell’istituto nel comitato locale. Impegni pubblici assunti sempre ricavando il tempo da un’intensa attività professionale nell’ambito dell’ICT che lo portava spesso lontano dalla città, in Italia e all’estero.
Con Stefano numerosi sono stati i momenti da me condivisi soprattutto negli anni dell’impegno referendario e della presenza in Fondazione. Come ricordava la figlia Chiara, c’è la certezza che il ricordo di Stefano rimarrà inciso in me e in tante altre persone che hanno potuto percorrere con lui anche solo alcuni brevi ma significativi tratti di strada. Grazie Stefano!
Alla moglie Sandra, alla figlia Chiara e a tutti i familiari giungano le condoglianze del Direttore e di tutta la Redazione di Notizie