Le Avvocate carpigiane Giulia Gasparini e Laura Vincenzi: “Anche arte e poesia nella lotta alla violenza”
Lo scorso 30 novembre Giulia Gasparini e Laura Vincenzi hanno inaugurato una mostra dedicata ai diritti delle donne
Lo scorso 30 novembre, due donne Avvocate carpigiane con la vocazione per l’arte, Giulia Gasparini e Laura Vincenzi, hanno inaugurato una mostra molto speciale, dedicata ai diritti delle donne, visti attraverso la rappresentazione artistica e quella particolare forma di letteratura che è la poesia. L’esposizione è attualmente in corso nel cuore della città di Carpi, presso la sede dello Studio legale Gasparini, in via Duomo 29, e sarà visitabile sino alla fine del mese di gennaio 2025.
Nel corso dell’inaugurazione, è stata data lettura di alcune poesie composte dall’Avvocato Giulia Gasparini tratte dalle due raccolte di poesie “Viaggio nell’anima” e “Mondo Nuovo”, abbinate su ispirazione alle opere pittoriche dell’Avvocato Laura Vincenzi che, con puntuale approfondimento, hanno permesso di viaggiare tra i vari diritti delle donne violate e meditare sullo stato di fatto dei medesimi e sulle possibili evoluzioni e soluzioni.
Infatti, in concomitanza della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle donne del 25 novembre, ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999, le due Avvocate hanno proposto un percorso emozionale ed intellettuale, non solo di denuncia dello stato della violazione dei diritti fondamentali delle donne, ma anche di sollecitazione sulla necessità di un intervento, non solo legislativo, ma anche e soprattutto sociale e culturale.
Del resto, è proprio attraverso un’elevazione della cultura di base, da sempre radicata in modo violento verso le donne, che queste ultime potranno giungere all’autostima necessaria a svincolarsi da situazione e relazioni avvilente, violente e dolorose, dandosi il permesso di sentirsi meritevoli della ricerca della propria felicità, realizzazione personale e professionale.
La cultura di base dovrà trasformarsi da limitante e segregante per le donne e le minoranze, in favorevole, per dare alle stesse l’opportunità di svincolarsi da percorsi di vita segna_ dalla violenza fisica e psicologica, dallo svilimento, dalla mancanza di potere decisionale ed economico, imparando a sottrarsi alle dinamiche violente e rivendicando il proprio valore in famiglia, sul lavoro, nel sociale, come portatrici di grandi valori da tutelare.
Durante l’esposizione della mostra, nella serata del 12 dicembre si è tenuto un primo incontro di approfondimento, con presentazione dell’ultimo libro scritto dall’Avvocato Giulia Gasparini “L’albero Parlante” che, come i suoi precedenti “Mr Coccolo e la magia d’inverno” e “Il bosco della vita”, contiene preziose chiavi per l’introspezione, al fine di fare emergere i propri poteri interiori, le proprie auto risorse per superare i problemi della vita, affrontando ogni sfida con la consapevolezza del proprio valore. L’Avvocato Giulia Gasparini, da oltre 20 anni è impegnata contro la violenza di genere e la tutela dei diritti delle donne e si occupa principalmente di difendere le donne nelle delicate questioni familiari di separazione e divorzio, soprattutto quando ci sono figli minori e situazioni molto problematiche e conflittuali. Nell’approcciarsi a queste situazioni, ha sentito forte il richiamo della propria formazione umanistica per allargare lo sguardo sul problema e comprenderlo da un punto di vista umano, onde accogliere e sostenere le donne anche in un vero percorso formativo ed evolutivo di cambio di prospettive verso l’emancipazione, per la realizzazione personale e lavorativa, l’autonomia e l’indipendenza economica, trasponendo i disagi ed i dolori sofferti dalle vittime in vere e proprie opere creative, quali poesie e favole di potere, al fine di trasmettere il concetto che siamo noi stessi gli artefici della nostra storia di felicità e che abbiamo già tutte le risorse necessarie per riuscirci.
Anche l’Avvocato Laura Vincenzi da oltre 20 anni è attiva sul territorio carpigiano nella tutela dei diritti delle persone e come promotrice della rappresentazione dell’immagine femminile in tutte le sue forme di realizzazione, sia nei momenti di dolore, sia nei momenti di felicità, con la consapevolezza che anche nel più grande dolore, è necessario trovare la forza per la speranza di uscirne. Più volte si è impegnata in manifestazioni artistiche e pittoriche a sostegno della lotta per l’eliminazione della violenza contro le donne, rappresentando con animo sensibile e delicato l’universo femminile, con attenzione particolare alla simbologia dei gesti, tra i quali, ad esempio, il taglio dei capelli, come nell’opera icona della mostra.
In questa particolare opera, la Libertà è rappresentata dal taglio delle chiome quale gesto di riassunzione del potere decisionale da parte delle donne che lo hanno compiuto, in segno di lutto e di condivisione del dolore e del proprio dissenso da parte delle donne iraniane contro il regime e contro l’obbligo di portare il velo, mostrandosi con il capo scoperto e tagliandosi i capelli, in memoria di Mahasa Amini, ragazza curda di 22 anni, picchiata a morte dalla polizia morale perché non indossava bene il velo, da cui fuoriusciva una ciocca di capelli, e per difendere i loro diritti.
La violenza di genere, che è soltanto una delle numerose forme di violenza in senso generale che oggi rappresentano un grave problema sociale, nasce certamente dalla perdita dei valori profondi dell’esistenza in cui le donne accettano privazioni, abusi, violenze e limitazioni di ogni grado, per paura di ritorsioni su di sé e sui figli, per timore di perdere i figli, o perché non hanno un lavoro, non hanno indipendenza economica, o famiglie che le aiutino, le sostengano con i figli se vogliono lavorare.
Spesso i partner violenti le umiliano, ma esse rimangono per fare da “cuscinetto” tra il padre ed i figli, per far credere ai bambini che sono fortunati ad avere una famiglia “normale”, rendendosi, così, complici di una disfunzionalità relazionale e familiare dannosa per la salute psicofisica sia delle madri che dei figli medesimi.
Combinando le loro ari e il loro impegno sociale e professionale, la sensibilità delle due Avvocate artiste le ha portate a concepire un progetto d’avanguardia, che permette di cercare le soluzioni al problema violenza alla fonte, anziché nel sistema repressivo che, sino ad ora, anche se continuamente inasprito, non ha prodotto i risultati sperati.
Per evitare la violenza occorre eliminare in primis il concetto di superiorità e mancanza di rispetto, il concetto stesso di “genere” va superato in favore di una cultura creata sull’educazione al rispetto, alla pace, all’armonia, alla cooperazione ed all’uguaglianza morale e materiale tra uomini e donne.
Detta cultura si fonda su valori antichi, i diritti fondamentali ideati sulla scorta dei diritti naturali, per i quali tutti nasciamo uguali ed abbiamo tutti gli stessi diritti di realizzazione della nostra felicità, ancor prima che davanti alla legge.
Le due artiste sono, quindi, creative di un nuovo modo di concepire l’arte come base per l’affermazione dei diritti fondamentali, garantite anche dalla Carta Costituzionale Italiana, oltre che dalla Convenzione Internazionale ONU dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1948, la Convenzione Internazionale ONU dei diritti dell’infanzia del 1989, la Convenzione Europea UE dei diritti dell’Uomo del 1950, oltre alle specifiche Convenzioni e norme interne a protezione dei diritti delle donne e delle minoranze.
Nell’ambito di questo progetto d’avanguardia, che unisce le arti per proteggere i diritti fondamentali e creare cultura della non violenza, le due Avvocate carpigiane Giulia Gasparini e Laura Vincenzi hanno espresso il loro impegno per portare nelle scuole superiori del Circondario un progetto educativo volto a sensibilizzare i giovani al rispetto dei diritti fondamentali per l’eliminazione della violenza, sollecitando il loro estro creativo ed elevando il loro animo verso i valori profondi che costituiscono la base essenziale per il vivere in una società pacifica, evoluta, coesiva, rispettosa dei diritti fondamentali per i quali i nostri predecessori hanno lottato e che noi abbiamo oggi il dovere di tutelare e tramandare.
Poiché la mostra rimarrà visitabile fino alla fine di Gennaio, anche con una apertura straordinaria ad ingresso libero nel weekend del 18-19 gennaio con orario 10.12 e 17-19, le due Avvocate presenteranno, nella serata del 16 gennaio alle 18.30, un secondo incontro di approfondimento che si terrà nei locali dello Studio Legale Gasparini in via Duomo n.29, dove si potrà sperimentare dal vivo quanto la creatività e la fruizione delle opere artistiche possa creare la base per la comprensione dei diritti fondamentali e l’adesione appassionata alla cultura della non violenza.