Opas, modello virtuoso su scala nazionale
Firmato il protocollo d’intesa per equiparare i dipendenti. Ad Valerio Pozzi: “Prima pietra del nuovo decennio”
di Maria Silvia Cabri
“Quest’anno come Opas abbiamo festeggiato i nostri primi dieci anni di attività, dopo essere ‘risorti’ dalle ceneri di Italcarni. La firma del protocollo d’intesa assume quindi un valore doppiamente importante, per il contenuto e perché simbolicamente segna l’inizio di un nuovo decennio. È la prima pietra per costruire un nuovo edificio con basi solide”. Valerio Pozzi, amministratore delegato e direttore di Opas, il più grande macello di suini italiano con sede a Migliarina, commenta così l’accordo, siglato lo scorso 10 dicembre in Municipio a Carpi, tra la Opas, le organizzazioni sindacali nazionali Cgil e Cisl e le società appaltatrici, al fine di salvaguardare la qualità del lavoro e l’equilibrio aziendale nello stabilimento di via Guastalla. Tra gli obiettivi del protocollo d’intesa, frutto di un lungo percorso tra azienda e sindacati confederali, ci sono, infatti, il rendere i contratti dei lavoratori maggiormente omogenei: stessi diritti e stessi trattamenti economici.