Lapam Confartigianato e Coldiretti Modena donano a Mons. Erio Castellucci la statuina del Presepe 2024
E' stata scelta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo made in Italy e dei saperi
Il presidente di Lapam Confartigianato Gilberto Luppi e il direttore di Coldiretti Modena, Marco Zanni, hanno incontrato l’arcivescovo di Modena-Nonantola e Vescovo di Carpi, Mons. Erio Castellucci, per donargli una statuina del presepe, una tradizione che prosegue ormai da anni.
In questo 2024, la statuina rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo made in Italy e dei saperi che lo valorizzano. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
«Quest’anno – sottolinea Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – abbiamo scelto di inserire nel Presepe un’imprenditrice artigiana del settore caseario. Vogliamo celebrare un simbolo della qualità manifatturiera del made in Italy. Con questa figura rappresentiamo il valore del “bello, buono e ben fatto” che caratterizza il nostro Paese. La statuina, realizzata in cartapesta dal Maestro presepista Claudio Riso, incarna l’attenzione nella scelta delle materie prime, il rigore nei processi di lavorazione, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti. Questi elementi, guidati dall’ingegno artigiano, sono alla base dell’affidabilità, della sostenibilità e dell’eccellenza delle nostre specialità alimentari, prodotte in armonia con le persone e l’ambiente».
«Il settore lattiero caseario rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, grazie al lavoro di quasi 24.000 stalle che producono 12,7 milioni di tonnellate di latte all’anno, alimentando una filiera che vale oggi circa 19 miliardi di euro e impiega oltre 200.000 persone, tra lavoratori diretti e indotto – dichiara Marco Zanni, direttore di Coldiretti Modena -. I formaggi italiani rappresentano anche la prima voce della Dop Economy tricolore, per un valore pari a quasi il 60% di quello complessivo del cibo a denominazione di origine. Un patrimonio molto apprezzato all’estero, dove le esportazioni di formaggi e latticini hanno sfiorato nel 2023 i 5 miliardi di euro, con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Ma la scelta di dedicare la statuina del presepe a questo settore evidenzia anche il valore sociale e ambientale dell’allevamento italiano e delle migliaia di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate».
Il vescovo Erio Castellucci ha ringraziato e ha rilanciato, aprendo alla possibilità di ospitare un approfondimento sui temi caldi del mondo dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio. Ha poi fatto gli auguri per un sereno Natale alle due associazioni.
Le statuine sono distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio aggiungiamo ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno un’artigiana casearia.