Preziosi agli occhi di Dio
Se l’egoismo disabilita il cuore, rendiamoci abili ad accogliere Gesù nei piccoli
Il mistero del Natale è la prova di quanto siamo preziosi agli occhi di Dio (cf. Isaia 43,4), che ci abilita al punto da renderci degni di ospitare suo Figlio nella nostra natura umana. E nello stesso tempo il Natale è la prova di quanto siamo inabili ad accoglierlo, tenendolo fuori dalle nostre case e riservandogli solo una stalla (cf. Luca 2,7), profetizzando così la sua espulsione dalla città per crocifiggerlo. La storia umana, cronaca compresa, documenta innumerevoli tentativi di rifiuto e respingimento di piccoli, fragili e poveri. Le violenze contro la vita e la dignità umana, le guerre e le ingiustizie, commesse da poche persone inabili all’accoglienza, privano tanti fratelli e sorelle del necessario per vivere, della libertà e spesso anche dell’esistenza. La vera e profonda disabilità è l’egoismo, che alimenta gli idoli del potere, del successo, del denaro e del piacere: l’egoismo disabilita il cuore. L’augurio per questo Natale 2024, inizio del Giubileo della speranza, è di metterci nei panni del bimbo Gesù nel presepe del Mazzoni: lasciandoci nutrire, con semplicità, da chi appare marginale e svantaggiato, ma ci porge con tenerezza il cibo dell’amore.
+ Erio Castellucci