Odoardo Focherini: quando la Promessa è vita
Sulle orme dei protagonisti dello scautismo in Diocesi di Carpi /3: il Beato Odoardo Focherini
Prosegue la rubrica in occasione del centenario dello scautismo nella Diocesi di Carpi dedicata a “I cavalieri che fecero l’impresa”, ovvero alle figure che hanno gettato le basi per il movimento nel nostro territorio e che hanno incarnato al meglio i valori scout. E’ questa la volta del Beato Odoardo Focherini, in prossimità dell’80° centenario del suo martirio.
di Filippo Coccapani, Agesci Zona di Carpi
Odoardo Focherini è indubbiamente un personaggio che porta con sé una grande storia incentrata sull’amore verso il prossimo, nel periodo più buio della storia moderna. Oggi viene ricordato infatti per aver aiutato oltre cento ebrei a scappare dall’Italia durante la seconda guerra mondiale. Alcuni potrebbero anche essere a conoscenza del suo grande impegno pastorale nell’Azione Cattolica, ma sono in pochi a conoscere la sua partecipazione al primo riparto Asci della città di Carpi.
Nasce a Carpi nel 1907, viene inserito nell’oratorio cittadino “Beato Bernardino Realino” da sua madre, venendo affidato alle cure educative di Zeno Saltini, personaggio essenziale per la nascita del riparto. Nel 1924, grazie alla sua grande dedizione e impegno all’interno dell’oratorio, entra a far parte della presidenza della Federazione giovanile cattolica, dell’Azione Cattolica, con la nomina a segretario. Nello stesso anno nasce a Mirandola il primo riparto della zona grazie al supporto dell’AC e di Arnaldo Pozzetti, che faceva parte della stessa presidenza di Odoardo. È questo probabilmente il primo punto d’incontro dello scautismo con la vita di Focherini. Due anni dopo nasce il riparto “Carpi 1 – San Giorgio” e tra i maggiori responsabili troviamo Zeno Saltini e Odoardo Focherini.