Il culto dell’Immacolata Concezione a Carpi e a Mirandola /1
Secondo alcuni storici locali, la devozione a Carpi verso la Madonna Immacolata inizia nel XIII secolo a cura dei francescani, insediatisi in città già dal 1248, ma rimane una informazione senza fondamento storico.
di Andrea Beltrami
Secondo alcuni storici locali, la devozione a Carpi verso la Madonna Immacolata inizia nel XIII secolo a cura dei francescani, insediatisi in città già dal 1248, ma rimane una informazione senza fondamento storico. Una prima notizia, seppure sommaria e generica, la rinveniamo durante il Capitolo generale dei francescani del 1256 quando San Bonaventura ordinava che si festeggiasse solennemente in tutti i conventi dell’Ordine “il grande privilegio” della Madonna. Ritornando a Carpi, sappiamo che il 15 luglio 1508 Giovan Battista Rabbia, suocero del segretario del Principe Alberto III Pio, ingiungeva alla moglie Giovanna e alla figlia Lucrezia (moglie, appunto, di Sigismondo Santi, segretario del principe) di fare celebrare ogni sabato nella chiesa di Santa Maria dello Spedale (era la chiesa dell’Ospedale detto “dei Bastardini” oggi non più esistente, che si trovava nell’angolo delle odierne Corso Roma e via Curzio Arletti) una messa “in honorem et venerationem Conceptionis Beatae Mariae Virginis”. Nel primo Cinquecento si venerava la Madonna Immacolata nella chiesa di San Francesco, retta dai Conventuali, alla cappella della Confraternita di San Bernardino da Siena presso cui vi era un legato di messe istituito da Barbara Bonasi nel 1528.