Prega chi è capace di meraviglia
Anno della preghiera in preparazione al Giubileo 2025 Cammino spirituale d’Avvento accompagnati dalla meditazione del vescovo Erio sul tema “Ti rendo lode, Padre” – La lode
+ Erio Castellucci
I “piccoli” sono quelli che sanno stupirsi, siano essi colti o incolti, nobili o gente semplice. Il filosofo greco Aristotele scrisse che «gli esseri umani hanno cominciato a fare filosofia, ora come in origine, mossi dalla meraviglia » (Metaf. A,2,982b). Anche la fede, con la sua scienza che è la teologia, nasce dalla meraviglia: sia di fronte alla grandezza e all’ordine del creato, sia di fronte agli interventi di Dio nella storia e nelle proprie vicende personali. La preghiera di lode sgorga dalla meraviglia, è un canto che nasce dal cuore di chi vede Dio nel cosmo e nella storia. Cosmo e storia, creato ed eventi, spazio e tempo: sono dimensioni sproporzionate rispetto all’arco della nostra vita; dimensioni davanti alle quali potrebbe prenderci un senso di smarrimento. Pensiamo a quanto l’umanità ha scoperto negli ultimi secoli. A partire da Copernico e Galileo, il cosmo è apparso sempre più grande. Fino ad allora, l’essere umano si pensava abitante di un pianeta al centro dell’universo, attorno al quale ruotavano il sole, gli altri pianeti fissi nelle sfere celesti e moltissime stelle. Un quadro rassicurante, quasi domestico: tutto per noi, tutto al nostro servizio.