Tutela minori. Prevenzione e cura: insieme si può
Con don Maurizio Trevisan, il bilancio di cinque anni di attività del SIPATM e la presentazione dell’evento del 23 novembre a Modena
di Luigi Lamma
“Chiedo perdono, per tutte le volte che noi fedeli siamo stati complici o abbiamo commesso direttamente abusi di coscienza, abusi di potere, e abusi sessuali, per tutte le volte che abbiamo usato la condizione del ministero ordinato e della vita consacrata per commettere questo terribile peccato, sentendoci al sicuro e protetti mentre approfittavamo diabolicamente dei piccoli e dei poveri”. E’ questo l’ultimo atto di una lunga serie di richieste di perdono che Papa Francesco ha voluto esprimere pubblicamente, pronunciato nel corso della veglia penitenziale all’inizio della sessione del Sinodo dei Vescovi lo scorso 1° ottobre. Una determinazione che non lascia dubbi sul cammino che viene indicato anche alle chiese locali nel promuovere la prevenzione degli abusi e la cura dei minori e delle persone vulnerabili.
“Certamente il Magistero e il ministero pastorale di Papa Francesco hanno dato un impulso fondamentale nell’affrontare questo tema così impegnativo per la Chiesa, – spiega don Maurizio Trevisan, responsabile del Servizio Interdiocesano per l’Ascolto, la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili (SIPATM) – tuttavia credo che esistano ancora sacche di resistenza e alcune difficoltà ad affrontarlo con tutte le energie e la cura richiesta”.