Seminario, al via l’anno pastorale
È cominciato un nuovo pastorale, che ha preso il via con l’ordinazione presbiterale di don Stefano Simeoni e il diaconato di Francesco Roggiani
di Pietro Garuti
Cari lettori di Notizie, dopo un’estate ricca di esperienze la comunità del Seminario interdiocesano ha iniziato il nuovo anno formativo con alcune novità e passaggi molto significativi.
Poche settimane fa abbiamo celebrato a Carpi due ordinazioni: quella presbiterale di don Stefano Simeoni e quella diaconale di don Francesco Roggiani. Di entrambe avrete sicuramente letto su queste pagine (e magari visto alcune foto pubblicate sulla nostra pagina Instagram @seminariomodenacarpi). Stefano ha completato la formazione in Seminario, è stato ordinato presbitero in Duomo a Carpi sabato 21 settembre scorso e il giorno seguente ha presieduto la sua prima messa nella parrocchia dei Santi Faustino e Giovita Martiri a Modena, dove tuttora presta servizio come vice-parroco.
Francesco invece è stato ordinato diacono sabato 12 ottobre nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano di Carpi, dove presta servizio come seminarista-diacono; si tratta dell’ultima tappa prima della conclusione del percorso formativo e, proprio in ragione della prossima ordinazione sacerdotale, non risiede più in Seminario se non per due giorni a settimana, trascorrendo il resto del tempo in parrocchia.
Durante l’estate abbiamo vissuto comunitariamente tre settimane, molto diverse tra loro. A luglio un soggiorno in autogestione a San Martino di Castrozza, per vivere una dimensione domestica a stretto contatto tra di noi e con il Creato, in compagnia del nostro vescovo Erio e di una famiglia di Modena. A settembre un viaggio a Palermo, sulle orme di fratel Biagio Conte, un uomo follemente innamorato dei poveri che ha fondato un’opera importante di accoglienza per senza tetto. Lì abbiamo potuto alternare visite culturali a giornate di servizio presso una struttura fondata da fratel Biagio. Abbiamo conosciuto anche la figura di don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia nella sua parrocchia di Brancaccio. Subito dopo (e appena prima dell’ordinazione di don Stefano) una settimana di esercizi spirituali a Marola (Reggio Emilia) insieme a tutti i seminaristi della nostra regione.
Molte anche le novità: alcuni di noi hanno salutato le parrocchie dove per due anni sono stati accolti nei fine-settimana e hanno fatto il loro ingresso nelle nuove. Per tutti sono cambiati i servizi di carità che si svolgono nella giornata del lunedì (tra cui carcere, ospedale, Caritas diocesana o parrocchiale, comunità di recupero Ceis, Casa della Carità di Cognento…).
In occasione dell’inizio del nuovo anno pastorale, il vescovo Erio ci ha chiesto una collaborazione nella realizzazione degli incontri Credi tu questo? disponibili sul canale YouTube dell’Arcidiocesi di Modena che quest’anno vertono sul tema della preghiera. Abbiamo accettato volentieri di metterci a disposizione delle diocesi in spirito di servizio. Nella stessa ottica dopo diversi mesi di preparazione ha preso il via Kairòs, un itinerario di preghiera rivolto a giovani over 18 che si propone, un lunedì al mese, di offrire un piccolo spazio di preghiera e discernimento alla luce della Parola di Dio. Gli incontri si svolgono nella cappella del Seminario, in corso Canalchiaro 149 a Modena. Rispetto a questa iniziativa non mancheremo di dare altre informazioni e approfondimenti nel corso dell’anno.
Da settembre hanno cominciato il loro cammino di discernimento in Seminario due giovani della parrocchia di Spilamberto: Giovanni Nardini e Matteo Vincenzi. Ci sarà tempo per conoscerli meglio, ma intanto si può dire che stanno vivendo l’anno propedeutico, al termine del quale inizieranno l’iter formativo vero e proprio al pari di tutti gli altri seminaristi.
“Ma quanti siete in Seminario?” ci viene frequentemente chiesto. Non ne facciamo una colpa, perché crediamo sia il frutto di una mentalità molto radicata nelle nostre chiese, cioè quella di valutare l’efficacia e lo stato di salute della Chiesa a partire dai numeri. Siamo molti? Siamo pochi? Siamo “troppo” pochi? È tutto relativo, perché siamo convinti che dipenda dagli occhi con cui si guarda la realtà. Ormai tutti sappiamo che da tempo il numero dei preti è in calo, perché sono molti di più quelli che vanno in pensione di quelli che iniziano il ministero. Ma la forza della missione evangelica (che riguarda tutti i battezzati, non solo i presbiteri) non si basa sulla quantità, bensì sulla qualità del lievito, il quale, anche in piccolissime dosi, è in grado di far lievitare tutta la pasta (cfr Mt 13,33).
Abbiamo iniziato questo nuovo anno con entusiasmo e nella disponibilità a camminare seriamente per discernere insieme la volontà di Dio. Non manchiamo di pregare per le nostre diocesi in cammino verso la comunione, perché al centro di ogni attività ci sia Cristo e tutto sia fatto per amore. Se potete, pregate anche voi per noi.