L’interpretazione mercificante dell’uomo
Etica della vita, rubrica a cura di Gabriele Semprebon
Mi ha sorpreso molto rileggere un articolo di Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista, apparso su “La Repubblica” quasi trent’anni fa. In modo lucido descrive la visione distorta dell’uomo offerta oggi da una antropologia di stampo prettamente tecnologico. Vorrei offrire uno stralcio di questo illuminante articolo: “Le soluzioni prospettate per lo smaltimento dei rifiuti indicavano un progressivo abbandono delle discariche a favore degli inceneritori o, meglio ancora, della raccolta differenziata per il reciclaggio. Il parallelismo con la sorte dei cadaveri e difficilmente occultabile: progressivo abbandono della sepoltura dei cimiteri a favore della cremazione o, meglio ancora, di quella raccolta differenziata che è il prelievo degli organi per i trapianti… le intenzioni sono nobilissime ma questo non ci impedisce di scorgere ad esse sottesa quella insidiosa filosofia che concepisce l’uomo come merce e il cadavere come resto da riciclare e incenerire”.
Sono certamente parole molto forti che descrivono una realtà che è rimasta tale da allora ad adesso, se non peggiorata. L’immagine dell’uomo che una certa filosofia e la religione pennellava è stata distrutta a favore di una materializzazione dell’essere umano e questo ne causa una visione assolutamente tecnologizzata. L’uomo di oggi, in questa visione scientista e tecnologica esasperata, non viene più interpretato all’interno di un senso della vita e della morte ma risulta un semplice meccanismo… e così deve essere trattato! La rivoluzione tecnologica ha eliminato tutto ciò che è naturale sostituendolo con una dimensione artificiale che riduce l’essere umano a mero oggetto usa e getta, inoltre, lo scientismo e il tecnicismo hanno sostituito la dimensione religiosa nella coscienza degli uomini arrivando a dei deliri di onnipotenza folli, come quello di Robert Edward, padre della fecondazione in vitro, che dichiarò: “… volevo scoprire chi fosse davvero al comando, se Dio stesso o gli scienziati, ho dimostrato che noi eravamo al comando”. La scienza e l’esasperazione tecnologica offriranno la verità e risolveranno i problemi: cosa mancherà all’uomo?… Dio è stato sostituito.