Lions Club Mirandola, successo per la Giornata della Prevenzione
Il Lions Club Mirandola ha tenuto a San Possidonio la Giornata della Prevenzione, in collaborazione col Distretto Sanitario di Mirandola e col patrocinio del Comune di San Possidonio. I medici soci Lions, coadiuvati da altri medici, sanitari e tecnici volontari, hanno eseguito gratuitamente oltre un centinaio di screening per i cittadini
Il gruppo dei volontari partecipanti (Lions e non) alla Giornata della Prevenzione
Il Lions Club Mirandola ha tenuto a San Possidonio, in concomitanza con la Festa della Mela Campanina, nella mattina di domenica 27 ottobre, la Giornata della Prevenzione, organizzata in collaborazione col Distretto Sanitario di Mirandola e col patrocinio del Comune di San Possidonio, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione, per migliorare la salute e prevenire l’insorgenza di malattie gravi. La manifestazione, svoltasi presso la Casa della Salute e in alcune tensostrutture prestate dalla Società del Menecò di Medolla, ha visto la partecipazione dei medici soci Lions, ossia il dottor Andrea Smerieri, la dottoressa Sonia Menghini, il dottor Nunzio Borelli e la dottoressa Pia Roveri, assieme ad alcuni medici, sanitari e tecnici che, come volontari, hanno prestato servizio per l’espletamento delle operazioni. Questi ultimi sono stati: la dottoressa Mariana Amato, il dottor Mirco Tedeschi, audiometrista, il signor Fabio Casari, ortottico, la signora Gilda Pollastri, tecnica di cardiologia, assieme alla signora Fiorenza Ragazzi, consorte del socio Lions Enzo, infermiera molto gentilmente offertasi, Anna Bulgarelli, socia del Lions Club Alberto Pio Carpi, e Michele De Rosa, presidente del Leo Club Carpi. Lo screening gratuito effettuato su più di cento persone ha riguardato la misura della pressione sanguigna e del tasso glicemico, il rilievo dell’elettrocardiogramma, l’esame audiometrico e il test della vista e un corso sull’autopalpazione della mammella. Si tratta in larga parte di controlli medici di routine, ma che possono segnalare la presenza nascosta di patologie, talora molto serie, anche in persone all’apparenza sane. Infatti, non solo sono state confermate le diagnosi, laddove conclamate, ma in alcuni soggetti si sono scoperte situazioni anomale sulle quali saranno necessari ulteriori approfondimenti clinici. All’uscita del percorso di screening, ai partecipanti sono state messe a disposizione, ad offerta libera, le mele campanine cotte, preparate dai produttori della zona, per una raccolta fondi a favore dell’Avis di San Possidonio. Va ricordato che la mela campanina è anche detta la “mela della nonna” ed è una rinomata specialità del mondo antico, riscoperta e premurosamente coltivata a San Possidonio e nelle campagne limitrofe. I.P.