Altare delle Reliquie situato nella Cattedrale di Carpi nella commemorazione dei defunti
Nei giorni preposti al culto particolare dei Santi a chi ha occasione di visitare la cattedrale di Carpi ci sarà la possibilità di ammirare nella quinta Cappella della navata destra un particolare altare che nella solennità del primo novembre cambia le proprie caratteristiche.
Nei giorni preposti al culto particolare dei Santi a chi ha occasione di visitare la cattedrale di Carpi ci sarà la possibilità di ammirare nella quinta Cappella della navata destra un particolare altare che nella solennità del primo novembre cambia le proprie caratteristiche. Si tratta di un’opera in legno di Carlo Lugli eseguita nel 1775 e ridipinta un secolo più tardi dall’elio Rossi in occasione dei Grandi Lavori pittorici della cattedrale.
Si compone di molteplici sportelli contenente ciascuno reliquie dei santi in contenitori di metallo prezioso o legno intagliato, la maggior parte appartenenti al gusto settecentesco e costituenti il patrimonio artistico della cattedrale, la maggior parte dono del Canonico Andrea leoni 1738-1748 che dotò l’altare di importanti pezzi di pregio.
Prima dell’attuale esisteva Infatti un altro altare deputato alla conservazione delle reliquie e al culto dei Santi che fu poi sostituito dal presente per ricercato stile ed imponente effetto scenografico.
Esternamente si presenta sobrio di gusto neoclassicheggiante con grandi riquadri delimitati da colonne che distribuiscono l’impianto in tre corpi, il centrale con grande cintine e cartiglio e due laterali sormontati da un imponente timpano.
Nella parte centrale è conservata un’importante tela della fine del XVI secolo raffigurante la Visitazione opera del Mantovano Theodoro Ghisi un tempo collocata in un piccolo altare della Collegiata poi distrutto a seguito del proseguo dei lavori a completamento del Duomo.
Tutto questo ci rimanda ad un aspetto della Chiesa Carpigiana ora non più esistente e che nel corso della storia ha subito variazioni e modifiche, l’altare attuale è dunque il frutto di assemblaggio di un’opera antica cinquecentesca inserita in un’ancona settecentesca a sua volta scrigno di opere donate nel corso di secoli. All’interno dello Scrigno reliquiario si trovano Infatti le reliquie di San Valeriano e della Santa Croce del 1741 della Sacra Famiglia della Sacra Spina e della Hakuna di Gesù del 1745.
Interessanti anche i busti di Santa Cecilia e di altri Martiri esposti nelle solennità a loro dedicate al culto dei fedeli, una testimonianza di come fin dall’inizio dei lavori per la costruzione della colleggiata il culto delle reliquie fosse tenuto in grande considerazione dal capitolo e dagli arcipreti, che nei secoli si sono passati il governo della chiesa locale.
Per chi passa e sosta davanti all’altare è stato predisposto l’elenco delle maggiori reliquie contenute entro l’ancona e che in questi giorni si possono invece ammirare e venerare direttamente.
Onorare i santi Ricorda ad ogni Cristiano La promessa della vita eterna nonché la chiamata ad essere immagine del volto di Cristo perché attraverso la propria vita personale possa essere manifesta la sua gloria. I Santi e i Martiri cristiani Uomini e Donne come noi con pregi e difetti ci rivelano l’accessibilità a tutti alla vita cristiana e la possibilità reale di poter gustare già in questo mondo il paradiso.