Centenario scout in Diocesi di Carpi, iniziative del 26 ottobre
Sabato 26 ottobre, a 100 anni esatti dalle prime Promesse pronunciate nel Duomo di Mirandola, si terranno nel pomeriggio attività per lupetti, coccinelle e castorini a Carpi e per esploratori e guide a Mirandola. Sempre a Mirandola, in serata, presentazione del libro dedicato al centenario e spettacolo
di Federico Silipo
Sabato 26 ottobre tutti gli scout dell’Agesci Zona di Carpi si ritroveranno per festeggiare i cento anni dello scautismo cattolico nel nostro territorio. Nello stesso giorno di cento anni fa, nel 1924, furono celebrate a Mirandola le prime promesse di un gruppo di ragazzi, guidati da Arnaldo Pozzetti e don Francesco Venturelli, da cui è partita la grande avventura che ha portato oggi ad avere 12 gruppi scout Agesci a Mirandola, Carpi, Rolo, Medolla, Santa Croce e Limidi.
Per ricordare e celebrare l’avvenimento i lupetti e le coccinelle si ritroveranno a Carpi, gli esploratori e le guide a Mirandola, nel pomeriggio di sabato 26, per giocare insieme alla scoperta della storia dello scautismo in zona in questi cento anni.
Saranno chiamati a sfidarsi nella conoscenza dei personaggi e delle storie che hanno contraddistinto questo percorso, a partire quindi dalle prime promesse per arrivare a ricordare i cinquant’anni di Agesci che si celebrano quest’anno. Nel mezzo, la nascita dei diversi gruppi della Zona, il ricordo di persone e protagonisti di questa storia, le prime promesse di esploratori e guide a Mirandola e a Carpi, nelle due associazioni Asci e Agi, gli anni della “Giungla Silente”, quando lo scautismo ha resistito alla dittatura fascista portando avanti i propri ideali tramite il coraggio e la determinazione di giovani e ragazzi che si sono manifestati anche attraverso le azioni delle Aquile Randagie; l’unificazione delle due associazioni cattoliche scout maschile e femminile in Agesci nel 1974, scelta profetica e testimonianza di una forza educativa unica in quegli anni; la nascita delle comunità Masci, le esperienze delle prime colonie di Castorini, che si ispirano al metodo scout per i bambini dai sei agli otto anni; le visite di tre diversi Papi nella nostra Diocesi, anche in occasione del terremoto, che ha visto tanti scout darsi da fare per dare il proprio contributo come parte del sistema di Protezione Civile.
In questi cento anni lo scautismo nel nostro territorio è cresciuto, arrivando a contare negli anni circa mille e cinquecento tra ragazzi e capi, impegnati a vivere il Gioco, l’Avventura e il Servizio incarnati nella legge scout e in quella promessa condivisa con milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo e nel tempo, da quando Baden-Powell ebbe l’intuizione di restituire a quei ragazzi delle strade di Londra la possibilità di determinare il proprio futuro attraverso scelte consapevoli.
Per ricordare e celebrare questa storia infine, sabato sera a Mirandola, le comunità di rover e scolte della Zona, si ritroveranno per assistere ad uno spettacolo dal titolo “I cavalieri che fecero l’impresa”, ideato e realizzato dalle comunità Masci, che ricorderà alcuni dei personaggi che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dello scautismo nella nostra zona. Sarà inoltre occasione per presentare il libro “1924: prima e dopo – Storie e persone alle origini dello scautismo in Diocesi di Carpi” di Fabio Balboni e Stefano Zerbini.