Up-prendo incontra i genitori
Annuale incontro del centro educativo con i genitori e gli interessati alle tematiche di dislessia, ADHD e disturbo dell’apprendimento
Mercoledì scorso s’è tenuto, come ogni anno, l’incontro coi genitori proposto da Up-prendo presso i propri locali in via Santa Chiara 18. Up-prendo è un centro educativo nato oltre 20 anni fa, che si occupa di disturbo dell’apprendimento e di ADHD, su utenti che vanno dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado. Non è un vero e proprio doposcuola, bensì una realtà che accoglie giovani per lavorare sul loro metodo di studio. Attraverso la conoscenza della diagnosi, Up-prendo, lavora con strumenti compensativi ideali per i propri utenti. Fra questi si annoverano PC, software di lettoscrittura e di matematica. Non solo lavoro specifico sulle difficoltà di apprendimento: il metodo di Up-prendo lavora a 360° sulla persona, proponendo anche attività psicoeducative che impattino sulle sue caratteristiche trasversali. Non di rado, giovani che soffrono di ADHD o di disturbo dell’apprendimento possono anche riscontrare scarsa motivazione, o la sensazione di non sentirsi in grado nello svolgere le attività di studio, l’aiuto degli educatori di Up-prendo è fondamentale anche per lavorare su questi aspetti della psiche dei propri giovani utenti. L’incontro coi genitori ha avuto come finalità quella di illustrare il programma di Up-prendo per l’anno corrente e di sensibilizzare sulle tematiche di disturbo dell’apprendimento e ADHD. Così, Valentina Dazzi, responsabile di Up-prendo: “Come ogni anno abbiamo fatto un incontro libero e gratuito per i genitori che già frequentano Up-prendo e per tutti coloro che volevano approfondire il tema dell’apprendimento. L’incontro si è tenuto nei nostri locali e abbiamo spiegato come funziona il nostro centro educativo e facendo sperimentare ai genitori, nel concreto, cosa vuol dire frequentarlo. Abbiamo approfondito l’insieme dei servizi attivi, dello sportello metodologico e altre novità che implementeremo quest’anno. Inoltre, abbiamo proposto un excursus sul disturbo dell’apprendimento e le ricadute emotive della dislessia”.