“Settimana dell’allattamento materno”: le ostetriche dell’ambulatorio dedicato ne illustrano l’importanza
Allattare un neonato, un gesto che, oltre a creare le basi del suo rapporto con la mamma, rappresenta un’opportunità per difendere la sua salute
di Maria Silvia Cabri
“Noi non veniamo dalle stelle o dai fiori, ma dal latte materno. Siamo sopravvissuti per l’umana compassione e per le cure di nostra madre. Questa è la nostra principale natura”. Così ha scritto William Shakespeare nel sedicesimo secolo: parole poetiche che rivestono un’importante verità e che sono estremamente (e sempre) attuali. Da un’ora dopo il parto e per almeno sei mesi, e se si può, fino ai due/tre anni del bambino, allattare un neonato al seno è un gesto che, oltre a creare le basi del suo rapporto con la mamma, rappresenta un’opportunità per difendere la sua salute. Sono diversi i benefici così determinati: sia per la salute di chi si nutre sia per quella della donna. Proprio in questa prospettiva, l’Organizzazione mondiale della Sanità lancia ogni anno la “Settimana mondiale per dell’allattamento materno”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e il valore dell’allattamento al seno.