Provincia, hanno votato 513 sindaci e consiglieri la composizione provvisoria del nuovo consiglio
Hanno votato 513 elettori su 693 aventi diritto, pari al 74 per cento (rispetto al 73 per cento del voto nel 2021)
Nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Modena che si sono svolte domenica 29 settembre è stata definita la composizione provvisoria del nuovo Consiglio provinciale, sulla base delle preferenze, espresse per le due liste presentate, dai consiglieri comunali e dai sindaci modenesi. Hanno votato 513 elettori su 693 aventi diritto pari al 74 per cento (rispetto al 73 per cento del voto nel 2021).
La proclamazione definitiva dei risultati avverrà lunedì 30 settembre, da parte dell’ufficio elettorale della Provincia. La lista “Insieme per una nuova provincia” ottiene provvisoriamente 10 consiglieri: Massimo Mezzetti, Lorenzo Calzolari, Giovanni Gargano, Roberta Muccini, Massimo Paradisi, Fabio Poggi, Riccardo Righi, Simona Sarracino, Monja Zaniboni, Luigi Zironi; la lista “Unione Modena Civica-Uniamoci” elegge provvisoriamente sei consiglieri: Germano Caroli, Piergiulio Giacobazzi, Elisa Rossini, Francesco Spatafora, Giuseppe Vandelli, Stefano Venturini.
Per Fabio Braglia, presidente della Provincia di Modena «quella di oggi è stata una giornata importante per tutte le Province d’Italia, che hanno rinnovato i propri consigli e in alcuni casi anche le presidenze. Auguro ai 16 nuovi eletti buon lavoro per questi due anni che ci attendono, con sfide importanti per il territorio modenese, ringraziando, ancora una volta, i colleghi consiglieri che hanno prestato il proprio servizio alla comunità dal 2021 ad oggi. Già nei prossimi giorni convocherò la prima seduta di consiglio per partire, quanto prima, col lavoro che ci attende su strade, scuole e tutto quello di cui la Provincia si occupa».
Ogni elettore ha votato una lista ed espresso una preferenza all’interno della lista votata, erano eleggibili alla carica di consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali. Il corpo elettorale è suddiviso in sei fasce demografiche (le schede erano quindi sei di colore diverso) al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni a seconda del numero di abitanti.
In base alla legge 56 di riordino dell’ente, il Consiglio provinciale resta in carica due anni; le elezioni hanno riguardato solo il rinnovo del Consiglio, mentre il presidente, sempre in base alla legge, resta in carica quattro anni. Il consiglio, composto da 16 consiglieri che non percepiscono indennità, approva bilanci, regolamenti, piani e programmi e ogni altro atto sottoposto dal presidente.
Alle Province sono assegnate le competenze sulla rete di quasi mille chilometri di strade provinciali, sull’edilizia scolastica superiore e sulla pianificazione della rete scolastica, oltre all’assistenza tecnico amministrativa ai Comuni, la pianificazione territoriale e le pari opportunità.