Chiamato ad essere pastore
Centenario dell’episcopato di monsignor Giovanni Pranzini: l’annuncio della nomina a Vescovo
di Andrea Beltrami
Era il 20 settembre 1924 quando dai giornali bolognesi Carpi apprende della nomina del nuovo vescovo: monsignor Giovanni Pranzini, vescovo ausiliare di Bologna, successore di monsignor Andrea Righetti, morto in giugno dopo trent’anni di reggenza della diocesi. La notizia arriva in sordina perché, come è noto, il presule viene “preconizzato” vescovo di Carpi nel novembre successivo, tuttavia, leggendo gli atti e le cronache locali, si evince che la nomina era certa. Suffraga quanto asserito il fatto che l’Amministratore apostolico di Carpi, l’arcivescovo di Modena monsignor Natale Bruni emana una circolare al clero e al popolo carpigiano, datata 23 settembre, dove dice che “il Sommo Pontefice si è degnato di designare a Vostro Pastore Sua Ecc. Rev.
ma Mons. Giovanni Pranzini, vescovo titolare di Diocesarca e vicario generale dell’Arcidiocesi di Bologna, personaggio degnissimo di alta stima e venerazione profonda per le esimie sue virtù e per la sua dottrina”. Il giorno prima, una delegazione di Carpi si era recata a Bologna per ossequiare il nuovo vescovo: vi erano il vicario generale, monsignor Silvio Sabbadini, l’arciprete della cattedrale, monsignor Eugenio Loschi, il prevosto di Mirandola don Roberto Maletti, il guardiano dei Minori Osservanti, padre Geremia Vaccari, l’Assistente ecclesiastico della gioventù cattolica, vari rappresentanti delle associazioni diocesane. Monsignor Pranzini non era estraneo a Carpi poiché sua sorella aveva sposato un certo Francesco Balli di Carpi e il Pranzini, ogni tanto, veniva a trovarla; l’occasione gli permetteva anche di presenziare alle cerimonie religiose.
Quando la sorella morì, venne sepolta nel cimitero di Carpi e spesso monsignore si recava in preghiera sulla sua tomba (anche la madre del vescovo Giovanni, figura semplice ma di elevata spiritualità e animo, desiderò essere sepolta a Carpi, perché legata soprattutto negli ultimi anni di vita alla Casa della Divina Provvidenza). Tracciamo un profilo biografico per meglio conoscere questa figura; nacque a Castel San Pietro Terme (Bologna) il 4 dicembre 1875, da Antonio e Luigia Giuliani, e ricevette la prima educazione frequentando le scuole elementari del paese natale. Fin da giovanissimo manifestò attitudine allo studio, intelligenza e brillante acume, doti che spinsero i genitori ad affidarlo agli insegnamenti dei professori del Seminario arcivescovile di Bologna.
Terminato il corso di studi ginnasiali e teologici si laurea brillantemente in Teologia e il 15 agosto 1899 viene ordinato sacerdote. Nello stesso anno viene richiesto dallo zio, parroco a Mirabello, come coadiutore e, a seguito della morte dello stesso, ne diventa parroco. Nei quindici anni passati in parrocchia don Giovanni diventa l’anima della vita spirituale dedicandosi e spendendosi per i suoi parrocchiani e per le esigenze della comunità. Durante la Grande Guerra la canonica divenne ufficio di raccolta delle notizie dal Fronte, segretariato e sede dell’assistenza civile; il nostro promosse pure l’erezione di un asilo per i figli dei richiamati alle armi. Le qualità e lo zelo del giovane arciprete vengono notate dai superiori e il 25 marzo del 1918 il Pranzini è nominato parroco dell’importante parrocchia urbana di sant’Isaia. Il nostro ha poco tempo per organizzarsi nella nuova parrocchia perché tre anni dopo è vicario generale dell’arcidiocesi bolognese e vescovo ausiliare del cardinale arcivescovo. Tuttavia in questa parrocchia costituisce il comitato di beneficenza per tutti i poveri della parrocchia, da impulso all’Aziona cattolica costituendo gruppi di unione popolare, circoli della gioventù maschile e femminile e l’Apostolato della preghiera.
Viene consacrato il 26 giugno 1921 dal cardinale Ranuzzi de Bianchi e diventa pure arcidiacono della Metropolitana e presidente del Comitato arcivescovile per la decorazione della basilica di san Luca. Rimasta vacante la nostra diocesi per la morte di mons. Righetti, Pranzini viene destinato a Carpi; come detto all’inizio, la nomina “ufficiale” (o preconizzazione”) porta la data del 18 novembre ma l’annuncio del nuovo vescovo è del 20 settembre 1924. Entra solennemente il 6 gennaio 1925 accolto festosamente dal clero, dalle autorità e dal popolo diocesano.
1 – continua