Intervista a Daniele Coluzzi
CulturalMente, una rubrica a cura di Francesco Natale
Torna ospite in questo nuovo appuntamento di CulturalMente a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico Daniele Coluzzi, non un semplice professore di lettere, ma una vera e propria guida che accompagna i suoi studenti (e i suoi lettori) alla scoperta di mondi antichi che, sorprendentemente, risuonano ancora oggi nelle nostre vite. Classe 1989, insegnante di liceo a Roma, Coluzzi è riuscito a conquistare un pubblico vastissimo grazie alla sua capacità di rendere la cultura classica affascinante e accessibile. I suoi profili social, seguiti da oltre 200.000 persone, offrono un mix di lezioni moderne, approfondimenti curiosi e riflessioni che aiutano i più giovani – e non solo – ad affrontare materie come latino, greco e storia con uno sguardo nuovo e appassionato. Dopo il successo di “Io sono Persefone” e “Odio e Amo”, libri che hanno riscoperto e reso attuali figure iconiche del mondo antico, Coluzzi torna con una nuova opera, “Così si arriva alle stelle”, pubblicata da Rizzoli. Questo libro, già molto atteso, raccoglie massime e citazioni del mondo classico, dimostrando come queste parole, lontane nel tempo, possano ancora illuminare la nostra ricerca del senso della vita, della felicità e dell’amore.
Il titolo stesso, ispirato alle parole di Apollo rivolte ad Ascanio nell’Eneide – “Così si arriva alle stelle” – è un invito a guardare in alto, a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e a puntare sempre verso grandi obiettivi. Ma è anche un messaggio di speranza: come i protagonisti dei miti, anche noi possiamo superare le nostre sfide e aspirare a qualcosa di più alto.
In “Così si arriva alle stelle” vengono riproposte al lettore di oggi citazioni del mondo classico. Come mai tali frasi sono ancora attuali?
Queste frasi sono ancora attuali perché raccontano qualcosa di noi. Passano i millenni ma i nostri bisogni più profondi sono ancora gli stessi, e queste lingue sembrano aver conservato una saggezza eterna, che ancora sa dialogare col presente.
“Così si arriva alle stelle” è una frase di Apollo che nell’Eneide pronuncia ad Ascanio, il figlio di Enea, per incoraggiarlo a guardare in alto. Perché per guardare in alto ci vuole coraggio?
Ho scelto questa frase perché mi sembra una delle più belle frasi di incoraggiamento che io abbia mai letto. Per guardare in alto e arrivare alle stelle ci viene chiesto coraggio e perseveranza, e mi piace pensare che Apollo si stia riferendo a tutti noi, non solo ad Ascanio, quando la pronuncia.
Cosa ricercano tra le stelle i ragazzi che incontra ogni giorno?
Cercano la propria identità, e il proprio posto nel mondo. Da sempre noi uomini un posto sulla terra lo cerchiamo guardando il cielo.
Quale consiglio vuole dare ai ragazzi che stanno iniziando il nuovo anno scolastico?
Di ricordare sempre che la parola “studium” in latino significa “passione”. Senza la passione, non possiamo apprendere nulla.