La scomparsa di Ernesto Franco: cordoglio del Comune di Mirandola
Ernesto Franco, direttore di Einaudi, è scomparso oggi, mercoledì 11 settembre. Il cordoglio dell’amministrazione comunale di Mirandola per la perdita di un cardine fondamentale del Memoria Festival
Ernesto Franco
Ernesto Franco è morto a Genova, la sua città, all’età di 68 anni. Malato da tempo, le sue condizioni di sono aggravate improvvisamente negli ultimi giorni.
Lo ha comunicato la casa editrice Einaudi, che guidava dal ‘98. È stato lui a rilanciare la collana simbolo “Gli struzzi”, oltre ad aver tradotto dallo spagnolo autori come Alvaro Mutis, Borges e Octavio Paz. Editore ma anche scrittore, tra i suoi libri “Isolario”, “Storie fantastiche di isole vere”, “Vite senza fine” e il canzoniere d’amore “Donna cometa”. A Mirandola ha lasciato un segno tangibile, scendendo in campo in prima linea nella creazione e nel supporto del Memoria Festival.
“Sarà compito di tutti preservare lo stile alto e la grande professionalità che Ernesto Franco aveva saputo conferire al nostro Memoria Festival – afferma l’assessore Marina Marchi -. Perdiamo non solamente un ‘Signore dell’Editoria’ ma anche una persona che ha mostrato in ogni occasione possibile affetto per i mirandolesi, specialmente nel post terremoto, e una grande passione per la nostra Città: per la storia, per la sua architettura affezionandosi alla nostra comunità. Nel suo ricordo sarà compito nostro tradurre i suoi consigli preziosi al fine di rendere il Festival ancor più coinvolgente e interessante”.
“Ernesto Franco – ricorda il direttore del Memoria Festival Giampaolo Ziroldi – venne per la prima volta a Mirandola nel 2013, l’anno dopo il sisma, nell’ambito dell’iniziativa culturale ‘Castello di libri’ dedicata alla casa editrice Einaudi. Si mostrò fin da subito cordiale ed interessato e quando parlammo dell’ipotesi di un festival a Mirandola incentrato sulla memoria, manifestò una seria attenzione al progetto. Nel corso degli anni successivi Franco ci diede tutta una serie di preziosissimi suggerimenti e a partire dal primo anno del Memoria Festival, il 2016, egli s’impegnò intensamente per la buona riuscita della manifestazione, assumendo il ruolo di presidente del Comitato Scientifico e contattando direttamente autori, coinvolgendo la sua Einaudi, dando suggerimenti sui percorsi tematici e stimolando con brillantissime intuizioni. Sentiva un po’ sua anche Mirandola dove ritornava con piacere. Figura gentile ed elegante, costituiva un protagonista fondamentale del panorama culturale italiano, in costante relazione con i principali nomi di intellettuali a livello internazionale”.