Estate in missione_6. Don Antonio Dotti in Malawi
La giornata si è aperta nel peggiore dei modi dato che sono stato tutta la notte sveglio per problemi gastrointestinali acuti. Tra l’altro, come raccontavo, in un momento di razionamento dell’acqua. Non lo auguro a nessuno e ammetto di aver avuto un po di paura. Adesso va meglio, grazie alla medicina che mi ha dato suor Anna. Quelle che avevo portato io non hanno funzionato troppo. Però in questo momento mi sento ancora ‘rovesciato come un calzino’. Spero di riprendere pienamente il controllo del mio corpo. Almeno oggi non ho dovuto spruzzarmi addosso quell’odioso spray antizanzare perché sono rimasto in casa.
Questa situazione mi ha permesso di pregare con maggiore intensità per tutti, meditando sulla testimonianza di Padre Kolbe e preparandomi alla solennità dell’Assunta e del messaggio che Dio innalza gli umili. Mentre prego nella cappella delle suore il canto degli uccellini che hanno fatto il nido sotto la tettoia si confonde con i canti chiassosi dei ragazzi che sono arrivati alla missione. Infatti le attività del gruppo di volontari (Sofia, Anna, Irene, Viola, Benedetta, Pietro, Giovanni, Jacopo) proseguono alla grande e portano gioia a questi bambini e bambine, che non hanno niente ma hanno un sorriso che è un raggio del Paradiso!
Durante la preghiera del vespro siamo caduti in un black out e ora siamo al buio: molto suggestivo ma… che due scatole! Vediamo quanto dura. Sister Anna dice che è un problema del paese non della casa. Ogni tanto succede. È tornata la luce possiamo cenare tutti insieme, si respira amicizia e condivisione.