Ritrovare la comunità
Riflessioni sul valore delle sagre: spazi essenziali per crescere nella spiritualità e sentirsi tutti fratelli e sorelle
di Don Emiddio Voli, Parroco di San Marino di Carpi
Con il tempo estivo inizia la ricca stagione delle sagre organizzate dalle varie parrocchie della diocesi di Carpi: una buona occasione per ritrovarsi, costruire e consolidare autentiche relazioni che aiutino a sentirci sempre di più parte del popolo di Dio. Organizzare una sagra significa anche vivere il proprio servizio in modo gratuito, attraverso la presenza di tanti volontari che spendono il tempo e le energie per far sì che le persone che partecipano possano gustare dei cibi succulenti e dissetarsi dal caldo. Anche la partecipazione alla sagra da parte degli ospiti non consiste solamente nel ritrovarsi per mangiare e stare insieme, ma diventa occasione per curare la propria vita spirituale, partecipando con gioia ai vari momenti di preghiera che la comunità celebra per rafforzare la fede e condividerla con un’autentica testimonianza di vita.
La fede, infatti, cresce nella misura in cui ogni cristiano, attraverso la preghiera, si nutre dell’ascolto della Parola di Dio e sa riconoscere nel fratello che cammina con noi il volto del Padre. La fede deve inoltre aiutare a farci sentire parte integrante della propria comunità in modo autentico e, in queste occasioni, è importante sapere dare il meglio di sé mettendo da parte pregiudizi e convinzioni, lasciandoci coinvolgere dagli altri con idee e opinioni diverse in modo costruttivo e fraterno. Anche nella comunità di San Marino ci apprestiamo ai preparativi della nostra sagra e pure noi, come ogni anno, partiamo con le migliori intenzioni sapendo tuttavia che non mancheranno qualche battibecco o qualche inconveniente ed anche tanta stanchezza…
Importante è sapere che anche le controversie o gli imprevisti possono essere occasioni per continuare a crescere nella fede! E come nel vangelo di Marta e Maria qualcuno si sentirà un po’ “Marta”, qualcun altro preferirebbe la parte di “Maria”, in realtà, Gesù non rimprovera Marta perché si impegna nel servizio, ma perché lo svolge con affanno ed agitazione. La preoccupazione per le cose materiali non deve distogliere dalla vita interiore, la vita attiva e quella contemplativa non sono incompatibili, come non lo sono l’attenzione verso Dio e il servizio concreto verso il prossimo: questo vuole essere l’impegno con il quale la comunità parrocchiale di San Marino si prepara a vivere con gioia la propria sagra.