“Ti accompagniamo nell’ultima vasca, la più dura. Ma resti nel nostro cuore”
Folla commossa ai funerali di Marino Cini, colonna portante del nuoto carpigiano, morto all'età di 70 anni
C’erano i ‘suoi’ ragazzi e ragazze, bambini di un tempo e oggi adulti, tutti uniti per rendere l’estremo omaggio al loro mitico e indimenticato istruttore di nuoto. Oltre cento persone di ogni età hanno partecipato oggi pomeriggio alla benedizione e all’ultimo saluto a Marino Cini, lo storico istruttore e allenatore di nuoto venuto a mancare improvvisamente sabato sera a causa di un malore mentre era a casa sua, all’età di 70 anni. Alla Terracielo Funeral Home c’erano davvero tutti: “Ciao Marino, a bordo vasca le tue braccia alzate al cielo stavano a significare che la nostra andatura era perfetta. Adesso siamo noi che alziamo per te le braccia al cielo, per celebrarti e ringraziarti del tempo che ci hai donato e di quello che ci hai insegnato. Ti accompagniamo così in quest’ultima vasca, la più dura di tutte. Ma vogliamo ricordarti che sei e resterai sempre l’allenatore del nostro cuore, dove ti teniamo molto forte e incredibilmente vicino”. Marino, autentico pilastro del nuoto locale dal 1974, e che ha dedicato la sua vita alla crescita di questo sport, allenando oltre un migliaio di ragazzi e cinque generazioni di carpigiani. Tante le fotografie d’epoca appoggiate sulla bara, insieme alle medaglie e alla famosa “agendina agonistica” che Cini regalava all’inizio di ogni anno a ogni suo allievo e che rigorosamente iniziava con una frase: “L’allenatore è rimane sempre il capo”, come hanno ricordato con un sorriso malinconico i suoi ragazzi. “Resterai per noi l’allenatore, sempre in piedi a bordo vasca con il cronografo al collo e il tuo ‘A posto? Via!’, per iniziare gli allenamenti”. L’ultimo saluto è stato un omaggio a Marino: tutti con le braccia alzate a cielo, il gesto che lui faceva sempre in segno di vittoria.