A Quartirolo la mostra di Maurizio Setti sulle chiese romaniche
Nell’ambito della 49ª Sagra di Quartirolo, dal 19 luglio al 5 agosto, nell’aula liturgica della Madonna della Neve, sarà esposta la mostra del pittore Maurizio Setti dal titolo “Le Dimore della Luce. Il romanico nelle terre dei Pio e la devozione alla Madre di Dio”
Nell’ambito della 49ª Sagra di Quartirolo di Carpi, che celebra quest’anno il 450° della parrocchia, dal 19 luglio al 5 agosto, nell’aula liturgica della Madonna della Neve, sarà esposta la mostra del pittore Maurizio Setti dal titolo “Le Dimore della Luce. Il romanico nelle terre dei Pio e la devozione alla Madre di Dio”.
Attraverso la propria interpretazione pittorica, Maurizio Setti rappresenta due chiese del territorio della Diocesi di Carpi: la Pieve di Santa Maria in Castello detta “La Sagra” a Carpi e la Pieve della Madonna della Neve a Quarantoli, unite dallo stesso stile architettonico, il romanico. Il legame con l’aula liturgica moderna di Quartirolo è la stessa titolazione di Quarantoli, Madonna della Neve, il comune riferimento di fede nella maternità divina di Maria, lo stile sobrio ed essenziale del progetto architettonico moderno come l’antico.
Setti è un pittore di lungo corso; ha alle spalle quarantacinque anni di attività e un solido cammino artistico caratterizzato dall’utilizzo di forme espressive diverse che lo hanno visto spaziare dal collage (anche con materiali sorprendenti) all’astratto, per poi, ormai da un ventennio, fare ritorno al figurativo classico. Il tema pittorico di questi ultimi anni è la musica che propone nelle sue recenti mostre. Nell’esposizione a Quartirolo riprende il tema delle chiese romaniche che lo ha occupato per tanti anni con mostre, spesso itineranti sui territori.
Le “Dimore di Luce” è stato il titolo che ha utilizzato quando ha rappresentato chiese (chiese romaniche), poi il sottotitolo richiamava il luogo, la città o il territorio. In questi anni si è così occupato di Lucca, Appennino Modenese, Valpolicella, basso Mantovano, la Via Francigena, i luoghi di Matilde di Canossa ed ora il romanico della Diocesi di Carpi. Sono solo due le chiese rappresentate in tre opere ciascuna. Sei opere della stessa dimensione, 80×60, realizzate con la tecnica della tempera e qualche inserimento di collage e gesso. Sono chiese romaniche, quindi chiese sobrie, essenziali nella loro architettura, chiese che meglio di altre suggeriscono e favoriscono meditazione e colloquio con il divino, la luce che dimora nelle chiese di Setti. La capacità che va riconosciuta a questo artista è quella di un percorso artistico-spirituale, ormai acclarato e ben solido, la sensazione di sacralità e di trascendente. Nelle sue opere, spesso non c’è – con poche eccezioni – l’elemento umano, perché non serve. L’elemento che vi compare, sebbene non sia dipinto, è la presenza della spiritualità. E le pietre, le mura, le travi di questi edifici storici, antichi, diventano metafora della solidità della fede, un possibile approdo.
Sarà possibile visitare la mostra dal 19 luglio al 5 agosto. Gli orari di visita sono quelli delle Sante Messe celebrate nell’aula liturgica, oltre alle aperture serali durante la 49ª Sagra di Quartirolo.