Carpi accoglie i 23 giovani del Campo Emilia da tutto il mondo
I ragazzi e le ragazze hanno tra i 18 e i 22 anni, e provengono da 14 Paesi. Soggiorneranno al Centro di formazione professionale Nazareno
Carpi apre per il secondo anno le sue porte al giovani partecipanti al “Campo Emilia”, promosso dal Distretto Lions 108tb dell’Emilia Romagna, quale progetto di scambio internazionale. Sono 23 in totale i ragazzi e ragazze, hanno tra i 18 e i 22 anni, e provengono da 14 paesi di tutto il mondo. Dall’inizio di luglio, i giovani giunti in Italia sono stati dapprima ospiti di alcune famiglie della Regione, e ora si apprestano a fare “vita da campo” al Centro di formazione professionale Nazareno di Carpi, dove resteranno fino al 21 luglio. Questa mattina, con le loro magliette gialle e le bandiere dei rispettivi Stati, hanno colorato la Sala Consiliare, alla presenza del sindaco Riccardo Righi. “Questo progetto, che coinvolge oltre 200 paesi del mondo, ovvero dove il Lions è presente, è davvero unico nel suo genere – spiega il referente del progetto, Marco Tioli –. Lo scopo è quello di dare la possibilità ai ragazzi stranieri di visitare altri paesi del mondo, prima vivendo un’esperienza in famiglia, poi una di campo comunitaria tutti assieme. L’obiettivo primario è quello di creare e stimolare uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo. Inoltre dallo scorso anno abbiamo cambiato il nome: ‘Campo Emilia Knights of Light’ ovvero ‘Cavalieri della luce’, perché abbiamo deciso da quattro anni di rendere questa esperienza il più inclusiva possibile, ospitando anche ragazzi non vedenti e ipovedenti, per far vivere un’esperienza nuova a tutti ragazzi che partecipano al campo, e ognuno si dedicherà alle attività senza alcuna differenza rispetto ai loro compagni. Durante la loro permanenza in città i ragazzi si dedicheranno a visite e a numerose attività diventando così un’unica famiglia”. Rivolgendosi ai giovani, il sindaco Righi ha affermato che “in questa stanza si riunisce il Consiglio comunale, è qui che si discute della città e se ne costruisce il futuro. Voi rappresentate quel futuro e in un clima complesso, connotato da crisi e guerre, crescere come cittadini del mondo è fondamentale per fare la differenza. Ciò che mi ha spinto a candidarmi è stato anche il desiderio di spronare i ragazzi a prendere parte in modo attivo alla vita e alle decisioni della nostra comunità, rilanciando e tenendo alto uno dei valori in cui credo maggiormente, quello della partecipazione. Il futuro è vostro, ad attendervi ci sono sfide difficili, basti pensare al cambiamento climatico o al perseguimento di una maggiore giustizia sociale. Questa esperienza di partecipazione sarà preziosa per la vostra formazione. Fare propri i medesimi valori unisce e accorcia le distanze tra i paesi. Visitate la nostra città, che è bella e…divertitevi anche, godete della bellezza dello stare insieme”.