Crisi Mozarc Bellco, al Ministero un altro passo avanti
Si è tenuto martedì 9 luglio, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, il tavolo di lavoro sulla crisi Mozarc Bellco alla presenza delle delegazioni sindacali, aziendali e istituzionali. Le dichiarazioni di Filctem Cgil e Femca Cisl e del sindaco di Mirandola Budri
Tavolo presieduto dal ministro Urso
Sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl nazionali: “qui una battaglia per tutto il biomedicale”
Martedì 9 luglio, due ore di incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) a Roma, con i lavoratori e le lavoratrici Mozarc in presidio in via Molise e le delegazioni sindacali, aziendali e istituzionali al lavoro nella meeting room del dicastero. Presenti le rappresentanze sindacali nazionali e territoriali di Filctem Cgil e Femca Cisl, le confederazioni Cgil e Cisl nazionali e territoriali, l’assessore della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, il Ministro Adolfo Urso con il sottosegretario Fausta Bergamotto e lo staff del dicastero.
L’esito del tavolo è riassunto da Elena Petrosino (Filctem Cgil nazionale) e da Ivano Dalla Brea (Femca Cisl nazionale): “Registriamo un avanzamento nel percorso aperto dall’accordo regionale del 26 giugno scorso, oggi pienamente confermato e rafforzato. Percorso che si sta iniziando a riempire di contenuti operativi, col supporto chiaro e forte confermato dal Ministero e dalla Regione Emilia-Romagna. Come ha detto il Ministro Urso e come sosteniamo da tempo c’è spazio per una reindustrializzazione di alta qualità, per il quale oggi è stato definito e condiviso il percorso futuro. Reindustrializzazione per la quale sarà importante la mappatura dell’advisor (consulente, ndr), dalla quale ci aspettiamo i primi elementi di novità già nel prossimo tavolo. Registriamo, infine, con favore il pieno sostegno del Ministero alla posizione delle organizzazioni sindacali e della Regione: il biomedicale è strategico per il futuro del Paese e dell’Europa, occorre proteggerlo e il Governo ha annunciato di voler fare fino in fondo la sua parte. Ora è chiaro a tutti che la battaglia che si sta conducendo per il futuro del sito di Mirandola riguarda non solo i 350 lavoratori Mozarc ma può scrivere una nuova e positiva pagina per il futuro occupazionale e produttivo di tutto il distretto biomedicale più forte d’Europa”.
Lisa Vincenzi (Filctem Cgil Modena) e Alberto Suffritti (Femca Cisl Emilia Centrale), i due sindacalisti territoriali, evidenziano: “E significativo che l’azienda oggi abbia accettato di mettere a disposizione gli asset (beni materiali e immateriali di proprietà di un’impresa, ndr), ad un prezzo che favorisca l’ingresso di un acquirente con vocazione industriale appartenente al settore biomedicale, anche se dovesse essere un’azienda concorrente”.
Altro passaggio importante è stata l’attenzione rivolta ai lavoratori somministrati in servizio alla Bellco di Mirandola. Come hanno ricordato le categorie Nidil Cgil e Felsa Cisl, presenti al tavolo, le lavoratrici e i lavoratori somministrati sono circa 50, è essenziale che non vengano cambiati gli accordi sottoscritti con le agenzie e che la vertenza per la reindustrializzazione tenga insieme tutte le realtà occupazionali oggi in forza nell’azienda e nell’indotto. Comprese le attività in appalto.
L’incontro si è concluso con la definizione del prossimo meeting, fissato per il 17 settembre alle ore 11 nella sede del Mimit.
Sit in delle lavoratrici e dei lavoratori di Mozarc
Il sindaco di Mirandola Budri: “è necessario continuare a tenere alta l’attenzione”
Al tavolo dedicato alla crisi ex Bellco era presente anche il sindaco di Mirandola, Letizia Budri, che a margine dell’incontro ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È importante constatare come siano stati sostanzialmente confermati gli impegni assunti col lodo siglato al tavolo regionale. Di buon auspicio il fatto che sia già stato ricalendarizzato un nuovo incontro dal dottor Losego – dirigente della Divisione sulle Politiche per la risoluzione delle crisi di impresa per il 17 settembre. Incontro a cui parteciperanno Amministrazione Regionale, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dipendenti delegati. Nel corso dell’incontro sono state poste diverse domande di chiarimento circa la posizione che l’azienda assumerà anche rispetto ai lavoratori interinali: la richiesta è che vi sia pari dignità di trattamento tra subordinati e somministrati.
Sostanzialmente – spiega il Sindaco di Mirandola – sono stati chiariti alcuni aspetti riguardanti la reindustrializzazione che probabilmente porterà ad un cambio di produzione. Inoltre, è stato rimarcato il pieno ingaggio all’advisor Sernet – lo stesso che ha operato per Magneti e Marelli – per l’individuazione di possibili investitori. L’azienda ha dichiarato che dalla fine di ottobre la riduzione di produzione potrà determinare il necessario ricorso agli ammortizzatori sociali, ma la valutazione condivisa, che è emersa dal tavolo, è stata che questi possono rappresentare uno strumento, ma non devono essere un obiettivo, pur parziale, a cui tendere.
È stato importante ascoltare il Ministro rispetto a temi generali di interesse, che dovranno necessariamente essere trattati al Tavolo del Biomedicale e che, inutile dirlo, riguardano prima di tutto il nostro Distretto, partendo dal Payback, per arrivare agli appalti delle forniture sanitarie.
La mia presenza oggi al tavolo voleva rappresentare non solo Mirandola, ma l’intero territorio perché i lavoratori di Bellco sono cittadini delle nostre comunità e l’impegno che ci siamo presi con i loro è quello di ‘esserci sempre’, per tenere più alta possibile l’attenzione, tanto nelle relazioni con la Regione e con il Ministero, quanto a livello di presenza mediatica. Ringrazio anche voi giornalisti per l’attenzione che continuate a dare a questa importante vertenza”.
Il sindaco Letizia Budri